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Omicidio Lecce, Nuzzi: "Cercheranno patimenti di Antonio De Marco"

Gianluigi Nuzzi

La pena di Antonio De Marco verrà diminuita? L'ipotesi di Gianluigi Nuzzi sull'omicidio di Lecce.

L’omicidio di Lecce è ricco di dettagli terrificanti, sia nelle modalità in cui ha agito l’assassino Antonio De Marco sia per quanto riguarda le presunte motivazioni. Un vero e proprio massacro che è stato commentato dal conduttore di Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi come una furia cieca che va oltre la volontà di uccidere. L’assassinio di Daniele De Santis e la fidanzata Eleonora Manta ha sconvolto tutti.

Gianluigi Nuzzi sull’omicidio di Lecce

Gianluigi Nuzzi ha voluto commentare l’omicidio di Lecce, svelando di avere un unico dubbio su questa terribile vicenda. Il giornalista teme che alla fine verrà proposta l’infermità mentale per Antonio De Marco, con tanto di possibile riduzione della pena. Un’ipotesi che trova le basi su moltissimi crimini italiani, anche se tutti sperano che non accada in questa occasione. “Ora sociologi, criminologi, psichiatri o presunti tali si tufferanno nel passato di questo ragazzo cercando brandelli di patimenti e risposte al suo agire. Si avrà un giustificazionismo da salotto” ha dichiarato Gianluigi Nuzzi.

Il giornalista pensa che si scaverà sul passato di De Marco, in cerca di possibili traumi. In realtà, per il momento non è emerso nulla di tutto quello, anche se il ragazzo ha vissuto per la maggior parte della sua vita in solitudine ed isolamento. Chi lo conosce lo ha descritto come un ragazzo molto schivo e molto timido. De Marco probabilmente ha visto i suoi ex coinquilini come dei nemici. “Si tratta di una rabbia montata da chi si sente deriso, da chi per proteggere una personalità fragile anima la persona di risentimento, di desiderio di rivalsa, che deve reagire, trovare soddisfazione” ha spiegato Nuzzi.