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Omicidio Willy, fratelli Bianchi picchiatori seriali di ragazzi di colore

Fratelli Bianchi

I fratelli Bianchi hanno diversi precedenti di risse e botte nei confronti delle persone di colore.

Continuano le indagini sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte, in particolare sulla possibile aggravante razziale. I primi sospetti sono emersi già lo scorso 6 settembre, quando fuori dal comando dei Carabinieri i parenti dei fratelli Bianchi, che sono stati portati in celle protette, hanno dichiarato: “Cosa hanno fatto alla fine? Non hanno fatto niente. Hanno solo ucciso un extracomunitario“. Le indagini hanno svelato anche diversi post sui social network in cui i due fratelli inneggiavano alla xenofobia e minacciavano le persone di colore. Ad arricchire il quadro delle indagini ci sono ulteriori dettagli, che riguardano l’elenco delle vittime delle loro aggressioni, tutte con in comune una cosa: erano di colore.

Fratelli Bianchi picchiatori seriali

Oggi, giovedì 24 Settembre, è fissata, davanti al giudice del Tribunale di Velletri Luigi Tirone, la prima udienza di un processo a Marco Bianchi, accusato di aver aggredito un ventenne guineano. Il fatto è avvenuto il 1 maggio 2018, per lo stesso motivo per cui è iniziata la rissa che ha portato Willy alla morte: un apprezzamento ad una ragazza e la rissa. La denuncia non ha fermato il ragazzo, visto che due giorni dopo è poi stato arrestato per una rissa fuori da un locale: il suo avversario era di nazionalità marocchina. In questo caso è imputato anche Gabriele, il fratello di Marco, entrambi accusati di aver massacrato il ragazzo di botte con un tirapugni. Da allora ci sono state numerose denunce, fino ad arrivare alla notte in cui Willy è stato ucciso. Numerose vittime di pestaggi non si sono presentate dai carabinieri per paura dei fratelli Bianchi, per cui non viene chiesta la scarcerazione.

I fratelli Bianchi hanno aggredito senza scrupoli Willy, e il razzismo potrebbe essere un movente. Anche Willy aveva la pelle scura, come tutte le altre vittime di questi picchiatori seriali. Le parole pronunciate dai parenti dei due aggressori dimostrano che purtroppo questa teoria potrebbe essere confermata. Dopo la morte di Monteiro Duarte, uno degli amici dei fratelli Bianchi, che era con loro sul suv durante la fuga, ha condiviso su Facebook la notizia di un ragazzo italiano che era stato massacrato di botte, commentando che si doveva parlare anche di quello.