Sono 60 le persone contagiate nel focolaio di piazza Scaravilli a Bologna dopo la festa Erasmus del 21 settembre. L'Ausl ha lanciato un appello.

Il numero dei contagiati nel focolaio di piazza Scaravilli a Bologna dopo la festa Erasmus del 21 settembre è salito a 60. Alcuni di questi studenti dopo una settimana hanno partecipato ad un’altra festa ai giardini Margherita, allo Chalet. Ausl e Comune di Bologna hanno lanciato un appello per consigliare il tampone a tutti coloro che erano presenti.
Focolaio Erasmus a Bologna
Diverse persone positive hanno frequentato questa seconda festa. Paolo Bordon, direttore dell’Ausl, ha fatto un appello a tutti i giovani. “Al momento abbiamo 45 focolai attivi, di cui 33 famigliari, ma questo è il più grosso che abbiamo. Chiedo ai ragazzi attenzione: si contagia di più la fascia d’età che va dalle superiori all’università. Il mio appello è quello di seguire le regole di base: mascherina, distanziamento, lavaggio delle mani” ha dichiarato.
Enrico Troncossi, socio dello Chalet, sta collaborando con la Ausl per dare informazioni utili e assicura di aver preso tutte le precauzioni di sicurezza. Ha spiegato che si è trattato di una festa normale, che non si ballava, che c’era il distanziamento e l’obbligo di mascherina.
“Se sabato sera eri allo Chalet dei Giardini Margherita di Bologna potresti essere stato a contatto con un caso positivo Covid-19. Per la sicurezza tua e delle persone che incontri, prenota subito il tampone” ha scritto l’Ausl in un post su Facebook.
Il comune di Bologna ha deciso di firmare l’ordinanza per l’obbligo della mascherina ovunque e a qualsiasi ora durante il weekend. Vista la presenza numerosa di studenti universitari, nelle serate di movida la città è particolarmente esposta ai contagi. Per questo è stata presa questa decisione importante, con lo scopo di contenere il più possibile i continui contagi.