L’inchiesta su Valentina Pitzalis per la morte dell’ex marito Manuel Piredda, che perse la vita nel tentativo di darle fuoco, è stata archiviata. La madre dell’uomo, dopo la notizia, ha tentato il suicidio assumento una elevata dose di psicofarmaci.
Il caso Pitzalis
Valentina Pitzalis nel 2011 a Bacu Abi ha rischiato di essere una vittima di femminicidio. L’ex marito Manuel Piredda, infatti, come ricostruito dalle indagini, appiccò un incendio per ucciderla. La donna riuscì a sopravvivere alle fiamme, seppure con evidenti ustioni nel corpo e nel viso che la costrinsero a numerosi interventi chirurgici. L’allora ventisettenne, invece, morì nel presunto incidente.
Il 5 luglio 2017 la donna venne indagata per omicidio e incendio doloso per la morte del marito. Soltanto a distanza di tre anni, per Valentina Pitzalis, è arrivata l’archiviazione del caso. Secondo la sentenza del pm, infatti, ad appiccare le fiamme per uccidere la moglie fu Manuel Piredda.
“È la fine di un incubo durato troppi anni”, ha scritto Valentina sui social.
La reazione della madre di Manuel
Pochi giorni fa è arrivata anche la condanna per diffamazione per Roberta Mamusa, madre di Manuel, che aveva definito l’ex nuora “pazza” e “stalker” in alcuni post su Facebook. La donna sarà costretta, secondo quanto stabilito dal tribunale di Cagliari, a pagare una multa di 800 euro e a risarcire Valentina Pitzalis con una provvisione iniziale di 5mila euro.
Roberta Mamusa, a seguito della notizia dell’archiviazione del caso, ha tentato il suicidio presso la sua abitazione assumendo una elevata dose di psicofarmaci. Adesso è ricoverata nell’ospedale di Cagliari e le sue condizioni sono in lieve miglioramento.