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Coronavirus, aumentano i contagi tra gli infermieri in Campania

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Aumentano i contagi da coronavirus tra gli infermieri degli ospedali della Campania. Solo al Cardarelli sono stati registrati ben tredici casi.

Cresce l’allerta sanitaria per l’aumento di contagi da coronavirus in Campania, con numerosi nuovi casi che sono emersi anche tra gli infermieri degli ospedali della regione. Sono infatti attualmente diciotto i contagi registrati tra il personale infermieristico, principalmente a Napoli ma anche presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, come confermato dal presidente nazionale del sindacato degli infermieti italiani Antonio De Palma.

Coronavirus, contagi tra gli infermieri in Campania

Secondo le ultime statistiche sarebbero stati registrati tredici casi nel solo ospedale Cardarelli, di cui qcinque nel reparto di pronto soccorso, quattro tra il personale delle ambulanze del 118, tre del reparto di medicina e uno del reparto di psichiatria. A questi si aggiungono altri due infermieri dell’ospedale San Giovanni Bosco, sempre a Napoli, mentre a Castellammare di Stabia sarebbero invece otto i casi emersi presso l’ospedale San Leonardo, due nella centrale operativa del 118 e sei tra infermieri e medici di altri reparti.

Sul caso è intervenuto direttamente De Palma, il quale ha denunciato una probabile carenza di protezioni sanitarie dietro all’aumento di contagi tra il personale ospedaliero: “Ci arrivano lamentele in merito alla dotazione dei dispositivi di protezione individuale per il personale”. De Palma ha pertanto chiesto al presidente Vincenzo De Luca di provvedere al più presto per risolvere questa problematica: “Nessuno di noi vuole creare allarmismi, ma la situazioni in Campania merita un’attenzione particolare prima che sia tardi”.

L’esponente del sindacato ha dunque menzionato il caso di due infermieri campani lamentatisi delle suddette criticità. Essi infatti avevano raccontato di essere costretti a a lavorare con le normali mascherina chirurgiche: “Che ci proteggono poco, soprattutto quando siamo in contatto con pazienti che fanno ossigeno-terapia. Siamo preoccupati. Necessitiamo di mascherine Fpp2 o Fpp3, che vengono date con il contagocce. Inoltre nel pronto soccorso dell’ospedale non sempre vengono rispettati i distanziamenti”.