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Lorena Quaranta, per la Procura l'omicidio fu premeditato

Omicidio Lorena Quaranta: per la Procura fu premeditato

La Procura di Messina ha chiuso le indagini sull'omicidio della 27enne Lorena Quaranta. Secondo l'accusa Antonio De Pace premeditò il delitto

L’omicidio di Lorena Quaranta fu premeditato. A dirlo è la Procura della Repubblica di Messina che ha notificato le risultanze della conclusione delle indagini ad Antonio De Pace, già in carcere per l’omicidio della fidanzata. Secondo la ricostruzione della Procura, il 28enne infermiere di origini calabresi, avrebbe premidato il delitto e ciò è stato dedotto per via di alcuni messaggi che il giovane ha inviato ai suoi familiari prima di quella terribile notte del 31 marzo. In uno dei messaggi Antonio De Pace manifestava la volontà di trasferire i risparmi accumulati ai nipoti, la conversazione è stata poi cancellata, ma i periti sono riusciti a recuperarla. 

Lorena Quaranta, fu omicidio premeditato

Insomma, secondo la Procura, Antonio sapeva quel che stava facendo. Quella sera è entrato nella stanza per uccidere Lorena. I fatti risalgono al 31 marzo e sono accaduti a Furci Siculo, un piccolo Comune di poco più di 3 mila abitanti in provincia di Messina, dove la coppia conviva da 3 anni. È stato lo stesso De Pace, aspirante medico, a chiamare i carabinieri e consegnarsi. Il 28enne calabrese dovrà adesso difendersi dell’aggravante della premeditazione attribuita dalla Procura di Messina. L’omicidio della 27enne Lorena Quaranta è avvenuto durante il periodo di lockdown che Antonio pare stesse vivendo in maniera tutt’altro che serena. Con la chiusura delle indagini, la Procura aggiunge particolari inquietanti a quel terribile delitto