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Omicidio Lecce, Antonio De Marco: "Portatemi un libro di preghiere"

Antonio De Marco libro preghiere

Antonio De Marco, detenuto in carcere da una settimana, chiede che i genitori gli portino un libro di preghiere.

Antonio De Marco, reo confesso dell’omicidio di Lecce in cui sono rimasti uccisi Daniele De Santis ed Eleonora Manta, ha chiesto che gli venga portato in carcere un libro di preghiere. Il suo avvocato sta valutando se chiedere per lui una perizia psichiatrica.

Libro preghiere per Antonio De Marco

La richiesta del giovane è arrivata ai genitori attraverso i suoi legali, gli unici che fino ad ora hanno potuto vederlo e parlare con lui. Lunedì 28 settembre è stato infatti rinchiuso a Borgo San Nicola e potrà rivedere madre e padre soltanto nelle settimane successive quando i giudici acconsentiranno alle visite in cella.

L’ultima volta che Antonio li ha visti è stato prima dell’uccisione dei suoi ex coinquilini. Come hanno rilevato gli inquirenti dopo i fatti aveva smesso di rispondere al telefono, probabilmente per tagliare i ponti e cercare di scappare prima che i militari potessero trovarlo a arrestarlo. Sapeva infatti di aver lasciato diverse tracce sul luogo del delitto e sospettava che gli investigatori l’avrebbero rintracciato presto.

L’avvocato Andrea Starace lo ha definito un ragazzo provato ma disponibile a collaborare con gli inquirenti come già fatto durante l’interrogatorio di garanzia. Ha inoltre affermato di star valutando se chiedere per lui una perizia psichiatrica mentre si continua a ricercare il movente che ha spinto il ragazzo ad agire in maniera premeditata contro Daniele ed Eleonora. Restano da chiarire meglio anche le modalità del delitto e i messaggi criptici lasciati nei bigliettini trovati.