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Coronavirus, Galli: "Le nuove misure sono inevitabili"

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Il professor Galli fa un punto sul coronavirus in Italia sottolineando l'esigenza di nuove misure di contenimento.

Il professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, ha nuovamente sottolineato come l’attuale stato dell’emergenza coronavirus in Italia non possa essere sottovalutato e che per tornare ad una condizione di accettabile convivenza con il virus siano quanto mai necessarie delle nuove misure di contenimento da parte del governo. “Siamo in pericolosa ascesa – ha detto Galli in collegamento con il programma tv Agorà- è sufficiente un’aritmetica elementare per capirlo. Il trend è in chiara ascesa e questo implica la necessità di interventi decisi. E’ un andamento che non può che essere considerato preoccupante”. “È stata un’estate troppo frizzante per molti aspetti – ha aggiunto – troppo fuori norma. Quanto sia l’impatto delle scuole ancora non si può dire, anche se nel Lazio ci sono state segnalazioni. Le scuole stanno dando il loro contributo, non tanto all’interno quanto all’esterno”.

Coronavirus, Galli e le nuove misure

“Stiamo andando a rischiare una situazione comparabile per alcuni aspetti a quella di marzo. Vogliamo questo? – si chiede Galli – Vogliamo vanificare i sacrifici fatti durante il lockdown per andare a ondeggiare in un locale che andrebbe chiuso? Soffro all’idea di criminalizzare i giovani e di considerarli responsabili di quello che succede, ma questo non è un atteggiamento responsabile”. Questo il commento del professore alle immagini di una recente festa senza il minimo rispetto delle norme anti covid.

“Quest’estate – ha sottolineato l’ingettivologo del Sacco di Milano – ha rimescolato le carte e si è visto quando abbiamo riaperto. Gli spostamenti interni e i comportamenti durante il periodo estivo hanno messo il seme di un’ulteriore diffusione. Non si può pretendere che se si riprenda non si paghi dazio con infezioni sul luogo di lavoro e nel contesto scolastico. Se si aprono le discoteche e si indicono le elezioni come se niente fosse, è un segnale opposto a non è finita. Quello che è successo in Francia e in Spagna è davanti ai nostri occhi, temo che nuove misure siano inevitabili e spero che non siano tardive. Noi siamo adesso sul crinale che ci potrebbe portare ad una situazione di assoluta gravità. Non possiamo chiudere le scuole e non vogliamo chiudere le scuole. Non possiamo chiudere le attività economiche”. “È grave – conclude Galli – che si continui a pensare che si possa gestire questa cosa facilmente nella condizione della normalità, soprattutto perché la nostra normalità, con il nostro sistema sanitario e le nostre leggi, ci mette in grandissima difficoltà”.