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Vieta alla compagna di uscire di casa e di usare i social: arrestato

Aggressione domestica

Vieta alla compagna di uscire di casa e di usare i social, fino a rompere il tablet. Arrestato per maltrattamenti un 28enne dell'hinterland milanese.

I carabinieri di Carpiano, nel milanese, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 28enne. Aveva vietato alla compagna di 33 anni di uscire di casa e di usare i social. Era perfino arrivato a strapparle di mano un tablet rompendoglielo davanti gli occhi. Il Gip del tribunale competente ha ritenuto infatti che la condotta dell’uomo fosse meritevole di una misura carceraria, stante il pericolo che commetta di nuovo quella serie di reati. Reati che vanno da maltrattamenti in famiglia a lesioni aggravate nei confronti della sua compagna.

Vieta di uscire e di usare social: la vicenda

I fatti a cui fa riferimento la denuncia della vittima sono compresi fra la primavera del 2019 e un mese fa. La coppia all’epoca risiedeva a Melegnano e quella escalation di violenza e soprusi si era caratterizzata con episodi via via sempre in crescendo. Il lockdown poi aveva acuito quei fenomeni, in rispondenza ad un fenomeno che in Italia ha aumentato a dismisura le violenze domestiche.

Il lockdown, i social e la violenza

Con la reclusione forzosa dovuta all’esplosione della pandemia la vittima aveva fatto quello che un po’ tutti individuavano come passatempo: cioè aveva incrementato la sua presenza sui social, alternandola alle sporadiche uscite per le necessità domestiche strette. A quel punto era scattata l’ira del convivente, che aveva iniziato a vessarla, chiudendola dentro e vietandole l’uso di qualsiasi piattaforma sul web.

Le indagini e l’arresto

A quel punto la donna non ce l’aveva fatta più a vivere in quello stato di soggezione, ed aveva abbandonato il calvario di quella convivenza. Spesso le vittime non trovano il coraggio di denunciare, anche in presenza di aggressioni a sfondo sessuale. In più, aveva contestualmente denunciato ai carabinieri le vessazioni subite. Gli uomini dell’Arma avevano avviato indagini di Polizia Giudiziaria e trasmesso il verbale in Procura. Da quelle verifiche era tra l’altro emerso che il convivente della vittima era pregiudicato. L’arresto è scattato dopo una serie di pedinamenti mirati nei confronti dell’indagato, che era diventato un senza fissa dimora. L’uomo ora è in carcere a Lodi.