Come di consueto il Ministero della Salute, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità e le singole amministrazioni regionali, ha fornito il bilancio dei contagi da coronavirus aggiornato a sabato 10 ottobre 2020. Rispetto alla giornata precedente si sono registrati 5.724 casi positivi, 29 decessi e 976 guarigioni/dimissioni in più. Si tratta della cifra più alta registrata dopo i mesi caldi dell’epidemia.
Coronavirus: il bilancio del 10 ottobre 2020
Con queste cifre il totale delle persone diagnosticate positive dall’inizio dell’epidemia è salito a 349.494, quello relativo alle vittime a 36.140 e quello delle dimissioni/guarigioni a 238.525. Quanto invece al numero degli attualmente positivi presenti sul suolo nazionale esso ammonta a 74.829.
La stragrande maggioranza degli infetti, pari a 70.103, si trova in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 4.336 sono invece ricoverati e 390 sono intubati in terapia intensiva. Rispetto al giorno precedente il primo dato è aumentato di 250 unità mentre il secondo di 3.
I tamponi effettuati dallo scoppio della pandemia sono 12.460.055 per un totale di 7.523.702 casi testati. Quelli processati nel corso della giornata sono pari a 133.084, il numero più alto mai registrato.
Quanto al dato territoriale, la regione più colpita rimane la Lombardia, che dallo scoppio della pandemia ha registrato 122.751 casi e per la prima volta dalla primavera ha superato i mille contagi giornalieri contandone pari a 1.140. Tra le regioni con maggiori positività riscontrate vi sono poi la Campania (+664), il Veneto (+561), la Toscana (+548), il Piemonte (+499), il Lazio (+384) e l’Emilia-Romagna (+383).
Le regioni con meno contagi
Sono pochi i territori che hanno registrato un basso numero di casi positivi. Tra questi si citano il Molise, con un incremento giornaliero pari a 10 unità, la Basilicata che ne ha contati 37, la Valle d’Aosta 44 e la Provincia Autonoma di Trento 50.