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Aumento contagi, quali sono le cinque regioni a rischio chiusura totale

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Con l'aumento dei contagi si fa largo tra le ipotesi quella di nuovi lockdown mirati alle singole regioni, ma quali sono quelle a rischio chiusura.

A causa del recente aumento dei contagi da coronavirus in tutto il Paese, il goveno sta valutando l’ipotesi di proseguire con chiusure mirate relative alle regioni italiane maggioramente a rischio. In particolare si parla di probabile lockdown per quelle regioni che hanno superato il valore 1,25 dell’indice di contagio Rt e che pertanto potrebbero ripiombare nelle condiioni a cui sono state sottoposte questa primavera durante la fase più acuta della pandemia.

Coronavirus, le regioni a rischio lockdown

Secondo gli ultimi rapporti diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità nessuna regione italiana è ormai considerabile a basso rischio, ad eccezione delle provincia autonoma di Bolzano. Un dato significativo, se si pensa come soltanto una settimana erano a basso rischio almeno la metà delle regioni. Per un’ipotetica chiusura sono state prese in considerazione quelle regioni che hanno superato l’indice di contagio Rt 1,25, cioè un valore che assieme ad altri indicatori del contagio porta al terzo e penultimo livello di rischio.

Le regioni attualmente sopra l’1,25 sono la Sicilia con 1,34, il Piemonte e la Basilicata con 1,,33 ciascuna, la Campania con 1,31 e infine la Lombardia che con i 1.140 positivi registrati nelle ultime 24 ore mostra un considerevole aumento del contagio. Particolarmente a rischio anche la Campania, dove secondo molti esperti sta arrivando solo ora la prima ondata che colpì il Nord Italia durante il picco della pandemia tra marzo e aprile scorsi. In merito a un ipotetico lockdown campano, il presidente della regione De Luca ha affermato che sarebbe “una tragedia”.

Il commento del ministro Boccia

L’incremento di contagi nelle regioni è stato commentato anche dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, che parlando delle disposizioni contenute nel nuovo Dpcm ha ventilato l’ipotesi di una nuova chiusura dei confini regionali: Le limitazioni di spostamento tra le Regioni non possono essere escluse, non si può escludere nulla in questo momento. Dobbiamo difendere il lavoro e la salute a tutti i costi. La mobilità tra le Regioni deve essere salvaguardata, ma la situazione dovrà essere monitorata giorno per giorno. Appena c’è una spia che si accende bisogna intervenire”.