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Coronavirus, Brusaferro: "Impedire passaggio da giovani a anziani"

Brusaferro coronavirus

"Impedire che il coronavirus passi dai più giovani agli anziani, finendo per congestionare di nuovo i servizi sanitari" è l'obiettivo di Brusaferro

La comunità scientifica è preoccupata per l’avanzamento del coronavirus nel nostro Paese. I numeri non sono dei migliori, e il clima freddo di certo non aiuta. Per il presidente dell’Istituto superiore di sanità c’è un obiettivo importante da perseguire: quello di proteggere gli anziani, soggetti più a rischio che ammalandosi potrebbero mandare di nuovo in tilt il sistema sanitario.

Coronavirus, Brusaferro: “Salvare gli anziani”

“La battaglia ora è impedire che il virus passi dai più giovani agli anziani, finendo per congestionare di nuovo i servizi sanitari”. Sono le parole del professor Silvio Brusaferro in un’intervista a La Stampa. La preoccupazione del presidente dell’Iss è alta, e presto, per lui, avremo a che fare con numeri maggiori non solo di contagi, ma anche di decessi. “Con i casi attuali – commenta – tra una quindicina di giorni potremmo veder aumentati i decessi”. Per questo, per Brusaferro, il momento di intervenire è ora: “Bisogna limitare i raduni troppo estesi in famiglia, feste di compleanno, cerimonie, matrimoni. Dobbiamo limitare le presenze come nei luoghi della movida e davanti alle scuole. Sapendo che rispettare le regole oggi significa evitare misure più restrittive domani”.

Brusaferro spiega nuove regole per quarantena

Dal professor Brusaferro arriva anche una spiegazione sulle nuove regole da adottare per chi è in quarantena:

“Sulla base delle evidenze scientifiche più recenti un caso positivo sintomatico passati 3 giorni dal termine dei sintomi e comunque non prima dei 10 dall’inizio degli stessi se risulta negativo ad un test molecolare potrà rientrare in comunità. Per i positivi asintomatici e per chi ha avuto un contato stretto con un positivo la quarantena si riduce a 10 giorni, al termine dei quali si fa un tampone e se negativo si esce dall’isolamento”

Poi un commento su uno dei temi più dibattuti: la scuola. Il presidente dell’Iss lascia intendere che, presto, potrebbero esserci dei cambiamenti.

“C’è una riflessione in atto che nei prossimi giorni porterà a precisazioni alla luce di quanto riscontrato dopo un mese di ripresa delle lezioni. Però posso dire che i contatti dei contatti non vanno isolati ne debbono fare un test molecolare. Per capirci, se un ragazzo o un insegnante ha avuto fuori scuola un contatto a rischio non per questo isoliamo poi l’intera classe. E questo vale anche fuori della scuola”.