> > Covid, Guerra: "Italia? Situazione controllabile, ma il pericolo c'è"

Covid, Guerra: "Italia? Situazione controllabile, ma il pericolo c'è"

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Ranieri Guerra fa un punto sulla situazione covid in Italia sottolineando come tutto sia ancora sotto controllo, ma che il pericolo sia vero.

Il vice direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Oms, Ranieri Guerra, ha detto la sua sull’attuale situazione dell’Italia in relazione all’emergenza covid. Come riportato da Tgcom24, l’esperto definisce i numeri della Penisola ancora sotto controllo, ma ammette che il pericolo esista e sia reale. No dunque ad attaggiamenti troppo ottimistici e sopratutto no a comportamenti irresponsabili grazie ai quali, come è tristemente noto, il virus trova facilità nella diffusione. 

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Covid, Guerra sulla situazione in Italia

È sempre Ranieri Guerra a sottolineare come al momento l’ipotesi di un nuovo lockdown sia del tutto da escludere in virtù della capacità degli organi preposti all’emergenza di individuare i focolai e riuscire a delimitarli. “C’e’ un documento che il Cts ha preparato – ha detto l’esperto – e si basa su una serie di scenari possibili. La situazione è ancora abbondantemente sotto controllo. Con le nuove misure che il governo sta preparando cercheremo di contenere il rischio”. 

È proprio sulle misure che Guerra spende maggiori parole, sottolineando come la mascherina possa aiutare molto se viene indossata da tutti e in maniera corretta. Gli esiti delle nuove restrizioni li vedremo fa circa due settimane, ma per l’esponente dell’Oms l’Italia si è mossa in tempo: “Il nostro Paese ha fatto un ottimo lavoro soprattutto su un impianto di monitoraggio continuo e di rilevazione continua con le amministrazioni locali. Altri Paesi, con una struttura più centralizzata, hanno preso un po’ in ritardo il risorgere del contagio e della trasmissione. Speriamo – ha aggiunto – che non sia il nostro futuro, che sia un’allerta talmente forte che le misure prese possano avere successo, ma lo vedremo tra un paio di settimane”

Guerra sulla quarantena e le feste

Guerra si è poi espresso anche su due misure fortemente discusse, vale a dire la riduzione delle quaratena da 14 a 10 giorni e il divieto alle feste private. Sul primo aspetto per il professore “è cambiato l’accumulo di evidenze scientifiche che abbiamo” e dunque ridurre il periodo di quarantena è quanto mai possibile. Sui messaggi del governo che invitano i cittadini a limitare le feste private, Guerra sottolinea come i dati dimostrino che la maggior parte dei contagi avvenga nel contesto familiare. È dunque necessario prestare la massima attenzione a questo aspetto.