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Ritirati 9 formaggi per presunto rischio chimico: l'elenco dei lotti

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Il Ministero della Salute ritira dal commercio diversi formaggi freschi e latticini del Caseificio Pascoli. Quali sarebbero i rischi per la salute?

Dopo il salmone affumicato ritirato dagli scaffali dei supermercati per la possibile presenza di listeria, sono stati ritirati dal commercio 9 formaggi del Caseificio Pascoli per la possibile presenza di aflatossine M1 nel latte. 

Ritirati dal commercio 9 formaggi

Dal Ministero della Salute è giunto un nuovo richiamo. Saranno così tolti dalla vendita diversi formaggi freschi e latticini del Caseificio Pascoli srl. L’azienda ha sede in via Rubicone 220, a Savignano sul Rubicone. Se i prodotti interessati al richiamo venissero consumati, non si esclude un rischio chimico.

Sono nove i lotti ritirati. I prodotti sono: squacquerone, squacquerone di Romagna Dop, ricotta di siero, nuvola di latte, bucciatello del Rubicone, bazzotto di Romagna semitenero e casatella. I latticini erano venduti in diversi formati e pesi. Nel latte usato per la produzione del formaggio non si esclude la presenza di aflatossine M1. Si tratta di una micotossina presente in mangimi o in determinati alimenti contaminati dall’Aspergillus flavus. Quest’ultimo è fungo patogeno generalmente presente in aree molto calde e umide. Ne esistono di diversi tipi: la B1 (la più pericolosa) la B2, la G1 e la G2. M1 e M2, invece, sono i loro derivati.

Le aflatossine sono sostanze nocive per l’uomo, in quanto presentano un elevato potere cancerogeno. Se assunte, possono danneggiare il fegato e contrastare il sistema immunitario. Inoltre, essendo termoresistenti, sono difficili da eliminare. Tra le più gravi controindicazioni ci sono seri danni per la salute. Infatti, se si verificasse un’aflatossicosi acuta, a essere colpito potrebbe essere l’intestino, comportando nei bambini un possibile ritardo della crescita o generando un effetto immunosoppressivo. Negli adulti, invece, possono causare emorragie o danni epatici.

I lotti

I lotti sottoposti al richiamo da parte del Ministero della Salute vengono tolti dal commercio. Tuttavia, se qualche cliente dovesse avere acquistato uno di questi prodotti, non deve assolutamente consumarlo. Al contrario, i lotti incriminati possono essere restituiti al punto vendita.

Ritirato lo squacquerone con lotto SR111/3B/02 e scadenza 16/10/2020 in vaschette da 2×800 g. Lo stesso per lo squacquerone di Romagna Dop, lotto SR111/1/02 con scadenze 16/10/2020, 17/10/2020 e 18/10/2020 venduti in vaschette da 350 g, 800 g, 2×800 g e 4×800 g. Non potrà essere venduto neppure lo squacquerone di Romagna Dop recante il lotto SR111/2/02 con scadenze 14/10/2020, 15/10/2020, 16/10/2020 e 17/10/2020 in vaschette da 300 g, 350 g, 800 g e 2×800 grammi. Richiamato anche lo squacquerone di Romagna Dop, lotto SR111/3/02 con scadenze 16/10/2020, 17/10/2020 e 18/10/2020 in vaschette da 350 g, 800 g e 2×800 grammi.

Il Ministero della Salute ha segnalato anche la ricotta di siero, lotto SR111/6/02 con scadenze 11/10/2020, 17/10/2020, 18/10/2020, 20/10/2020 e 21/10/202 in forme intere. Richiamati anche la nuvola di latte, lotto SR111/5/02 con scadenza 15/10/2020 venduta anch’essa in forme intere e il bucciatello del Rubicone, con lotto SR111/4/02 con scadenza 20/10/2020 e 23/10/2020 in forme intere.

Ritirato dal commercio il bazzotto di Romagna semitenero, lotto SR111/2B/02 con scadenza 20/10/2020 e 22/10/2020 in forme intere. Lo stesso vale per il formaggio casatella, lotto SR111/1C/02 con scadenza 16/10/2020, 17/10/2020 e 18/10/2020 in vaschette da 300 g, 350 g, 800 g e 2×800 grammi.