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Scuola, dubbi di Bertolaso sui banchi con rotelle voluti da Azzolina

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Per l'ex capo della Protezione Civile, i nuovi banchi utili al distanziamento Covid sarebbero, al contrario, molto pericolosi.

Dopo le accuse non troppo velate del leader della Lega, Matteo Salvini, i banchi con le rotelle per la scuola voluti dalla ministra Azzolina tornano a fare discutere. Questa volta a parlare l’ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che mette in guardia sul loro utilizzo.

Scuola, i banchi con le rotelle voluti da Azzolina

Le tanto discusse suppellettili scolastiche sono state volute dal governo. La minisrtra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a fine agosto aveva spiegato che il loro acquisto era vincolato a un bando di gara con uno stanziamento di tre milioni di euro. Era stata la stessa Azzolina che, in una lunga intervista a Repubblica, aveva specificato che lo scopo dei nuovi banchi sarebbe stato grarantire il distanziamento fisico tra i ragazzi di almeno un metro, necessario per romprere la catena del contagio da Covid-19. Eppure, nella stessa intervista era stata sempre Azzolina a ribadire che “non sono indispensabili“: “Sono molto migliorativiperò: sonop più piccoli, funzionali, moderni. Favoriscono la didattica di gruppo, non frontale. Non ci trovi sotto il chewingum di tuo nonno” aveva risposto sulla testata.

Bertolaso sui nuovi banchi: “Sono pericolosi”

Ma il dubbio che i nuovi banchi non abbia un’utilità aleggia anche fra alcuni esperti. L’ultimo a parlarne è stato Guido Bertolaso. L’ex capo della Protezione Civile, infatti, ha affermagto che le suppellettili sono “un’enorme sciocchezza e pericolosissimi nei territori altamente sismici“. Intervenendo a Catania, Bertolaso, che ha una lunga esperienza nella gestione dell’emergenza terremoti, ha espresso forti dubbi sulla loro utilità in caso di scosse. Il fatto di muoversi e le loro dimensioni più piccole, infatti, impatterebbero sulla funzione protettiva che, al contrario, è fondamentale nel caso di eventi naturali, come le scosse di terremoto. Intervistato a L’aria che tira – format di La7 – ha infine ricordato la sua esperienza da malato Covid: “È stata drammatica“.