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Omofobia, denuncia parrucchiera di Torino: "Sei una lesbica di m...a"

attacco omofobo a parrucchiera torino

Parrucchiera di Torino ha voluto denunciare l'attacco omofobo che ha subito. Ha trovato un biglietto davanti al negozio con scritto "Lesbica di m...a"

A Torino una parrucchiera è stata discriminata con un biglietto lasciato all’ingresso del suo negozio. “Sei una lesbica di m…a“, si legge sul foglietto, e il messaggio è rivolto a Daniela Pantaleo, che ha voluto denunciare tutto su Facebook, ottenendo una grande solidarietà. La donna ha voluto pubblicare la foto del biglietto omofobo, scrivendo un lungo post in cui ha parlato di se stessa e della sua passione per il suo lavoro.

Le parole della parrucchiera di Torino

Sono una parrucchiera: non è semplicemente quello che faccio, lo sono. Ho iniziato a lavorare subito, da ragazzina, facendo tanti sacrifici e rinunciando anche, a volte a condividere le esperienze che facevano le mie coetanee. Appena ho potuto ho aperto una mia attività qui a Torino: era un sogno che si avverava ma anche il risultato di un’immensa fatica. Non è mai stato facile, ma da 13 anni mi sveglio ogni mattina sapendo che posso fare quello che amo” ha scritto Daniela su Facebook

Ho affrontato crisi economiche, il lockdown che mi ha messo in ginocchio, come tanti, quasi tutti, ho vissuto momenti difficili e momenti ancora più difficili: ma ho anche provato ripetutamente la felicità di vedere il volto soddisfatto delle mie clienti che guardandosi allo specchio potevano sentirsi se stesse. Ho fatto di tutto perché il mio salone fosse un luogo amichevole, aperto, rispettoso. Un posto in cui tutti e tutte potessero sentirsi liberamente se stesse, senza mai pregiudizi o critiche. Il Capriccio di Dany è casa mia, il luogo in cui io mi sento me stessa e in cui pretendo che tutte le persone si sentano al sicuro” ha aggiunto la parrucchiera.

Oggi però sono io che non posso sentirmi tranquilla: mi hanno lasciato questo foglio sull’ingresso del negozio, come se essere una ‘lesbica’ fosse motivo di insulto. Beh, non lo è, non a casa mia. Ma non è la prima volta che succede e negli ultimi mesi ho avuto modo di subire altri ‘scherzi’ e ‘attacchi’ e quindi ora sono stanca, non voglio più tacere” ha scritto Daniela, che ha voluto sottolineare che le telecamere hanno ripreso tutto e che lei agirà di conseguenza. “Perché qualcuno può pensare di avere il diritto di distruggere tutto questo per mera cattiveria?” ha chiesto Daniela, riferendosi a quello che ha costruito in questi anni. Il suo post ha ottenuto il consenso e la solidarietà di tutte le persone, che hanno subito commentato mostrandole tutto il loro affetto. “La battaglia di Daniela perché nel suo salone ci si senta a casa, libere e liberi da pregiudizi è la stessa che stiamo portando avanti per Torino. Qui non c’è spazio per queste vergognose discriminazioni. Un abbraccio forte” ha scritto su Facebook Chiara Appendino, sindaco di Torino.