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Covid, seconda ondata: quali scuole potrebbero chiudere

Azzolina

Le scuole potrebbero subire nuovi cambiamenti a causa della seconda ondata di Covid.

La decisione di Vincenzo De Luca, governatore della Campania, di chiudere le scuole fino al 30 ottobre, è finita al centro di una grande polemica. Si è parlato molto di una possibile sospensione delle lezioni anche a livello nazionale. Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, ha definito questa misura drastica “sbagliata e gravissima“, visto che i numeri nelle scuole sono molto basse e dovrebbero essere l’ultima cosa da chiudere. Anche Giuseppe Conte ha confermato che si è trattata di una soluzione sicuramente facile, ma non necessaria.

Covid, chiusura scuole

Vincenzo De Luca ha preso la sua decisione sulle scuole, ma è stato criticato moltissimo da Lucia Azzolina e anche dal premier Conte. Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, ha dichiarato di essere un sostenitore della didattica in presenza, ma in caso di un nuovo aumento di contagi sicuramente bisognerà trovare delle soluzioni. Per il momento si tratta solo di ipotesi, ma De Luca ha scelto per la sua regione. Questa scelta potrebbe andare a toccare anche il resto dell’Italia? La risposta di Lucia Azzolina è no, perché non ha nessuna intenzione di chiudere nuovamente le scuole. I problemi, per esempio, ci sono sui mezzi pubblici, per cui sembra impossibile prendere delle decisione. Il Comitato tecnico scientifico, però, sta chiedendo al governo misure più restrittive, con la possibilità di inserire la didattica a distanza nelle scuole superiori, anche alternando le lezioni tra casa e scuola.

Il Partito democratico ha proposto di arrivare al 50% di didattica a distanza alle superiori. La Ministra Azzolina non è d’accordo. “Se non vogliamo sacrificare la scuola si può lavorare per lo smart working ancora di più. La mattina non sono solo gli studenti a salire sui mezzi. Lasciare gli studenti a casa è inaccettabile se vogliamo considerare i numeri dei contagi nelle scuole. Si devono spalmare su tutti gli altri settori le necessità sul prendere o non prendere i trasporti” ha spiegato la Azzolina. La ministra ha parlato di bassissime percentuali di contagio nelle scuole. Secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità, “in Campania sono lo 0,075% degli alunni è risultato positivo al Coronavirus. E di certo non se lo è preso a scuola. La media nazionale è dello 0,080. Sono percentuali basse perché per tutta l’estate abbiamo lavorato a testa bassa e con grande umiltà affinché le scuole potessero riaprire in sicurezza“. Gli alunni positivi sono 5.793, mentre i docenti sono 1.020.