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Bar di Catanzaro chiude alle 24 e riapre 15 minuti dopo: la falla del dpcm

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Un bar di Catanzaro trova la falla nel nuovo dpcm che gli impone la chiusura alle 24: il locale riapre infatti solo 15 minuti dopo.

Un bar di Catanzaro Lido, il Plaza Cafè, è diventato un fenomeno dei social in poche ore per aver trovato un modo furbo di agirare il nuovo dpcm del governo che impone la chiusura per i locali alle 24, evidenziandone di base una falla. “Il presidente Conte e i suoi super ministri laureati non hanno pensato che oltre alla chiusura c’è una riapertura per i locali”, ha detto con sicurezza e spavalderia Aldo Manoieri titolare del locale. In effetti il bar è stato chiuso alle 24, ma è stato riaperto soltanto 15 minuti dopo, motivo per cui i vigili urbani intervenuti non hanno potuto far altro che dare ragione al proprietario. 

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Bar di Catanzaro trova la falla nel dpcm

“Io ho chiuso regolarmente alla mezzanotte – ha detto Manoieri – e l’ho fatto notare alle forze dell’ordine che pattugliavano la zona per far rispettare l’ordinanza, ma nel dpcm non è stata inserita l’informazione di quando una attività può riaprire”. Va inoltre sottolineato che il suo locale, solitamente aperto h24, non ha esposti orari di apertura e chiusura, ulteriore motivo per cui per lui il dpcm non avrebbe nessun valore. “Io – preciso il proprietario del bar – avendo una attività h24 non ho orario di apertura e quindi manca il mio orario di apertura. Mi adeguerò a quello che dice il dpcm e continuo a riaprire alle 00:15″. Una battaglia che dunque verrà portata avanti da Manoieri, in un clima sempre più conflittuale tra Stato e locali della movida. 

Un caso simile a Bologna

Una vicenda simile a quella di Catanzaro si è verificata in un bar vicino la stazione a Bologna. Il locale, così come indicato dai cartelli all’ingresso, chiude alle 24 e riapre all’1. Non facciamo niente di vietato”, spiega la titolate al Corriere della Sera, aggiungendo poi: “La cosa a cui tengo più di tutte è che non si parli di furiate, truffe o irregolarità. Il decreto è chiaro e noi lo stiamo applicando, senza infrangere nulla”. Nel capoluogo emiliano inoltre c’è l’ordinanza di non vendere alcolici dalle 22 alle 6 del mattino, motivo per cui il bar si occupa solo di caffetteria e vendita di panini e bibite non alcoliche. “L’ordinanza del comune – precisa la titolare – è rivolta prevalentemente alla movida, ma noi qui abbiamo esigenze e clientele diverse. Qui non si fanno serate o aperitivi, ma viene gente che di notte lavora o viaggia”.