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Covid, Pregliasco: “Coprifuoco alla francese per preservare lavoro e scuola”

Pregliasco coprifuoco alla francese

Coprifuoco alla francese per limitare i danni creati dalla crisi per Coronavirus. Questo è ciò che propone il virologo Fabrizio Pregliasco.

Adottare una sorta di coprifuoco “alla francese”, potrebbe essere una misura efficace adatta per ridurre il più possibile i danni creati dal Coronavirus e preservare in questo modo lavoro e scuola che durante questa emergenza sanitaria sono state particolarmente penalizzati. A dichiararlo è il virologo Fabrizio Pregliasco che ha rilasciato un’intervista ad Adnkronos Salute. Secondo Pregliasco questo tipo di provvedimento dovrebbe essere adottato in tempi celeri. Sostiene inoltre che bisognerebbe monitorare costantemente tenendo in conto che in futuro potremmo aspettarci degli scenari peggiori. 

Pregliasco chiede il coprifuoco alla francese

“Una misura come il coprifuoco” alla francese, adottato in alcune metropoli d’oltralpe per provare a franare la corsa di Covid-19, “sarebbe un intervento simbolico che darebbe l’idea della situazione” attuale”. Lo rivela Fabrizio Pregliasco virologo e membro del Comitato Tecnico Scientifico della Lombardia in un’esclusiva ad Adnkronos Salute. L’esperto ha dichiarato che instaurare il coprifuoco è fondamentale per limitare quanto più possibile i danni causati dalla crisi per Coronavirus

Ha poi proseguito dichiarando che per tutte le attività che non sono fondamentali è necessario arrivare a quella che viene definita una specie di autolockdown. Si tratta di una proposta che porterebbe i cittadini a far leva sul quello che è il buon senso e la responsabilità. Non solo. Secondo il virologo questo provvedimento sarà da “valutare a breve termine e monitorare continuamente, immaginando di dover vedere scenari peggiori”. L’esperto dunque riflette sull’aspetto sulla portata del numero dei futuri contagi: “Occorre ragionare sui numeri che verranno e che saranno peggiori”, ha dichiarato. 

Infine ha parlato di quanto fosse stato importante procedere con l’ordinanza firmata ieri della Regione Lombardia: “È una progressione, ma è necessario andare oltre. Dobbiamo mantenere scuola e lavoro, quanto più possibile, mentre sul resto si deve agire in maniera decisa”.