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Nuovo Dpcm, le indicazioni del Cts: dai trasporti allo smart working

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A seguito della riunione di sabato il Cts ha diffuso una valutazione degli interventi di contrasto all'epidemia da considerare per il prossimo Dpcm.

Nell’attesa che venga presentato il nuovo Dpcm da parte del presidente del Consiglio Conte, il Cts ha diffuso nelle ultime ore le proprie indicazioni elaborate sulla base del recente andamento dei contagi da coronavirus sul territorio nazionale. Nella nota del Comitato viene posta particolare attenzione su aspetti come lo smart working e il trasporto pubblico locale, sottolineando come quest’ultimo non abbia mai subito adeguamenti strutturali rispetto alle esigenze sanitarie di questi ultimi mesi e rimarcando: “L’attuale incertezza relativa agli aspetti epidemiologici correlata alla circolazione e alla trasmissione del virus, pur nella consapevolezza che, attualmente, i focolai sono principalmente all’interno delle famiglie.

Nuovo Dpcm, le indicazioni del Cts

Il Comitato tecnico scientifico ha inoltre ricordato come le attuali indicazioni vadano inserite all’interno del contesto stagionale vigente, in cui il calo delle temperature può rendere: “Potenzialmente più difficile la gestione dei pazienti affetti da Covid-19”. Proprio per questo motivo e con l’obiettivo di ridurre al minimo le possibilità di assembramenti il Cts consiglia di: “Elevare al massimo l’attenzione sul rigoroso rispetto delle misure di prevenzione e confida sulla corretta attuazione delle seguenti valutazioni: nelle attuali condizioni epidemiologiche il CTS suggerisce di considerare l’adozione di orari scaglionati per l’ingresso in presenza degli studenti universitari e delle scuole di secondo grado.

Notevoli carenze emergono tuttavia nel settore del trasporto pubblico, con il Comitato che ha dichiarato: Un’importante criticità è rappresentata dal trasporto pubblico locale che non sembra essersi adeguato alle rinnovate esigenze, nonostante il CTS abbia evidenziato fin dallo scorso mese di aprile la necessità di riorganizzazione, incentivando una diversa mobilità con il coinvolgimento attivo delle istituzioni locali e dei mobility manager”.

Il rispetto della normativa vigente

Tra i punti analizzati dal Comitato tecnico scientifico vi è stato anche quello sul rispetto delle misure di contenimento dell’epidemia attualmente in vigore: “Assoluta e rigorosa azione di controllo sulle misure già più volte indicate dal CTS ed oggetto delle norme attualmente in vigore (es. distanziamento, prevenzione degli assembramenti, obbligo nell’uso della mascherina negli esercizi commerciali e di ristorazione) con intensificazione della vigilanza e delle azioni di contrasto che devono essere rese più agevoli nella loro possibilità di adozione (es. obbligo di affissione del numero massimo di clienti che è possibile accogliere negli esercizi)”.

A questo si aggiunge inoltre l’efficacia del sistema di tracciamento dei contagi, al fine di individuare e circoscrivere possibili focolai della malattia: “La coerenza della limitazione già prevista dalle norme vigenti relativa al numero massimo di persone che possono condividere il medesimo tavolo all’interno dei locali di ristorazione. Assoluta esigenza di tempestiva diagnosi, monitoraggio ed efficace tracciamento dei contatti attraverso il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, mediante azioni di reclutamento attivo potenziando i sistemi diagnostici (es. drive-in)”.