> > Covid, l'appello di Micheletto: "La situazione è peggiore di marzo"

Covid, l'appello di Micheletto: "La situazione è peggiore di marzo"

claudio micheletto covid

Claudio Micheletto, direttore di pneumologia presso l'ospedale di Verona, lancia l'allarme: "La situazione è peggiore di marzo".

Servono medici e infermieri perchè la situazione è peggiore di marzo, è necessario implementare il personale. Claudio Micheletto, il direttore di pneumologia presso l’ospedale di Verona, racconta al telefono all’Ansa. 

Emergenza Covid, le parole di Claudio Micheletto

Durante la telefonata con Ansa, Claudio Micheletto, direttore pneumologia dell’ospedale di Verona in cui, è stato appena riaperto il reparto Covid, lancia un appello: “Stiamo facendo una chiamata alle armi, dobbiamo richiamare medici e infermieri. Qui è peggio che a marzo“.

“Sto entrando adesso – continua Micheletto- dobbiamo allargare la disponibilità di posti. Quando parlo di marzo, non dico certo nei numeri, allora avevamo 180 pazienti e 60 terapie intensive in totale in azienda. Però il flusso è continuo: adesso a Borgo Trento abbiamo 22 ricoverati in malattie infettive, pieno, e 6 in rianimazione, pieno. Da noi in pneumologia a Borgo Trento, ci sono 20 letti occupati, e dobbiamo allargare. Ne aggiungiamo altri 6, ma il problema non sono i posti, serve il personale“. Micheletto che aveva appena pubblicato un post sul suo profilo Facebook in merito alla riapertura del reparto Covid e dell’emergenza di una corretta informazione.

Il post su Facebook

Uno spaccato di verità sulla situazione Coronavirus lo sfogo di Micheletto, direttore di pneumologia dell’ospedale di Verona, che ha scritto: “Temo che questa notte si sia innescata una pesante recrudescenza: pronti soccorso strapieni, tante persone con sintomi. Termino una notte allucinante, continui ricoveri, mi sembra di rivedere un film già visto. Non mi ricordo chi ha detto che il virus era clinicamente morto, dopo 24 ore consecutive di lavoro forse perdo la memoria”.

Micheletto chiede verità asserendo che “abbiamo assistito a un dibattito surreale, poco scientifico e fazioso. Ora siamo qui, professionali, seri e preparati ad affrontare questa malattia”. Il post ha come immagine allegata una margherita, margherita che “è un simbolo di verità, nel Medioevo era anche un sinonimo di pazienza”, ha proseguito il direttore. “Siamo stanchi di rincorrere bufale, vorremmo avere anche qualche verità”.