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Le regole da rispettare in piscine e palestre secondo il nuovo Dpcm

Coronavirus, regole per piscine e palestre

Dopo la stretta a bar e ristoranti, anche piscine e palestre potrebbero subire limitazioni se non rispetteranno queste regole.

Il nuovo DPCM siglato dal Governo Conte, per far fronte all’emergenza Covid-19, richiede maggiore attenzione al rispetto delle regole per l’utilizzo e l’accesso a piscine e palestre. Dopo la stretta a bar e ristornati, l’Italia e gli italiani temevano anche restrizioni molto severe per quanto riguarda la pratica dell’esercizio fisico. Restrizioni che, al momento, sono rimandate di almeno una settimana.

Coranvirus, regole per piscine e palestre

Non cambiano di molto, stando al nuovo decreto, le regole già adottate nel mese di maggio, dopo la fine del lockdown di tre mesi. Piscine e palestre rimarranno aperte e si potrà quindi praticare regolarmente attività sportiva. Semplicemente si adotteranno accorgimenti maggiori e si chiederà più collaborazione a chi vorrà usufruire delle strutture.

La FMSI stessa ha confermato che le regole per i gestori e atleti non cambiano quasi per nulla. Tutte le attività, sottolinea infatti la Federazione Medico Sportiva Italiana, saranno consentite nel rispetto delle norme del distanziamento sociale. Vietati assembramenti o altre “promiscuità” dovute allo scambio – che rimane vietato – di oggetti personali. Inoltre vengono implementante quelle che altro non sono che regole di buona educazione: obbligo della doccia prima del nuoto, rispettare spazi e distanze negli spogliatoi, obbligo di igienizzare gli strumenti che vengono utilizzati. Lavoro in più anche per i gestori, che dovranno organizzare un sistema di sanificazione a ogni cambio turno e una costante pulizia degli spazi, raccogliere ed eliminare rifiuti potenzialmente infetti, realizzare una segnaletica nel centro di entrata e uscita ben evidenziatia E ancora: predisposizione di piani di evacuazione che evitino aggregazione in caso di necessità o urgenza e, come gli utenti, lavarsi frequentemente le mani, anche attraverso appositi dispenser di gel disinfettante.

Come per gli esercizi pubblici, per accedere alle palestre sarà obbligatoria la prenotazione. Chi entra sarà registrato, con nome, cognome, indirizzo, telefono e in qualche caso numero del documento di identità. Questo è stato deciso in modo di tracciare i passaggi. Ma cosa succederà se tra gli utenti si dovessero registrare casi di contagio? Con il tracciamento sarà possibile risalire a tutti coloro che hanno avuto accesso a quell’ambiente negli ultimi giorni.