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Scuola, la falsa ordinanza della Regione Campania

falsa ordinanza della Regione Campania

Falsa l'ordinanza che circolava sulla scuola per la Regione Campania: scattata la denuncia

Tra genitori e cittadini della Campania, nei canali social e sulle chat di WhatsApp circola la notizia dell’imminente riapertura delle scuole il prossimo 21 ottobre. Ma si tratta di una falsa ordinanza, come specifica il presidente regione Campania Vincenzo De Luca.

Scuola, la falsa ordinanza della Regione Campania

Un’ordinanza falsificata in piena regola la numero 81 della Regione Campania che si è diffusa a macchia d’olio creando il caos. Ordinanza che annunciava la riapertura delle scuole revocando le misure prese in precedenza anti Covid. In merito il governatore Vincenzo De Luca ha scritto su Facebook: “Coronavirus, ennesima fake news: sta girando nei gruppi e nelle chat questa ordinanza FALSA. Per non cadere in errore, vi invitiamo, sempre, a consultare il sito della Regione Campania e tutti i nostri canali social ufficiali in modo da avere riscontro sulle attività e i provvedimenti che stiamo mettendo in campo per contrastare l’epidemia”.

La Regione Campana che non la farà passare liscia agli ideatori di questa bufala, infatti: “Presenterà una denuncia nei confronti degli autori di un’ordinanza fake, che questa mattina ha trovato rapida diffusione sui social network e sulle app di messaggistica. Nella finta ordinanza si legge che la Regione avrebbe deciso di “riaprire” le scuole da mercoledì 21 ottobre.“

Scuole in Campania: al via la didattica a distanza

Il presidente De Luca durante l’intervento alla trasmissione “Che tempo che fa” su Rai 3, riferisce voler proseguire attivando la “didattica a distanza per due settimane” al fine di riuscire a fronteggiare “una situazione epidemiologica pericolosissima”. L’attività didattica in presenza sarà infatti sospesa fino al 30 ottobre. De Luca specifica che: “Abbiamo preso questa decisione per una ragione semplice: perché l’Unità di crisi della Regione Campania ci aveva segnalato la presenza di 800 persone contagiate fra personale scolastico e alunni. Di fronte a questa segnalazione cosa avrebbe dovuto fare la Regione, girare la testa dall’altra parte? Mi pare evidente che abbiamo preso una decisione assolutamente equilibrata e necessaria e tutti i genitori credo non possano non concordare con la decisione presa. Non abbiamo chiuso, ma abbiamo invitato a fare didattica a distanza per 2 settimane per tentare di spegnere il focolaio, questo è tutto”.