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Le regioni che rischiano il coprifuoco per il Coronavirus

Coprifuoco

Ci sono altre otto regioni che rischiano di dover applicare il coprifuoco a causa del Coronavirus, come è successo in Lombardia e in Campania.

La prima regione ad introdurre il coprifuoco è stata la Lombardia, seguita dalla Campania, ma presto molte altre regioni potrebbero seguire l’esempio di Fontana. Le ragioni i questa scelta sono state l’aumento dei casi, l’impennata dei ricoveri e l’impossibilità di tracciare i contatti dei positivi. Gli stessi motivi potrebbero portare le altre regioni a prendere lo stesso provvedimento, proprio come ha fatto Vincenzo De Luca

Coprifuoco nelle regioni

La Campania è una sorvegliata speciale, perché la situazione dei contagi e delle difficoltà degli ospedali sta sfuggendo di mano e De Luca ha annunciato il coprifuoco. Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha dichiarato che sono rimasti solo 15 posti per i pazienti in condizioni critiche, anche se in Campania ci sono 85 persone in terapia intensiva e 884 persone ricoverate con sintomi da Covid. L’allerta per la tenuta delle terapie intensive al momento riguarda 10 regioni: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta. Tra queste, quelle più ad alto rischio per quanto riguarda la probabilità di superare la soglia del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid sono Lombardia e Liguria

Il Lazio non è tra le regioni a rischio per le terapie intensive, anche se la situazione deve essere monitorata in continuazione, soprattutto a Roma, dove sono stati registrati 574 nuovi casi di Coronavirus. Il Lazio conta 111 pazienti in terapia intensiva e 1130 ricoverati con sintomi. Anche in Liguria la situazione è costantemente monitorata, visto l’aumento dei contagi. Nonostante questo il presidente Giovanni Toti ha deciso di varare nuove misure solo per Genova e non per tutta la regione. “Non si tratterà di veri lockdown, ma si parla di eventuali chiusure all’assembramento di alcune zone della città che si predispongono particolarmente a questo. Nel caso, si tratterà di impedire la sosta in alcune piazze e strade particolarmente affollate, in alcuni giorni particolarmente affollati. È  una misura tutto sommato morbida, per evitare che il contrasto alla pandemia uccida l’economia” ha spiegato Toti. Misure simili potrebbero essere applicate anche a Napoli e a Torino. Il coprifuoco serale sembra un’idea particolarmente apprezzata dalle regioni, perché questi provvedimenti potrebbero scongiurare un eventuale lockdown a Natale. Non bisogna far altro che attendere gli effetti delle ordinanze.