> > Nuove chiusure regione per regione: dal coprifuoco ai centri commerciali

Nuove chiusure regione per regione: dal coprifuoco ai centri commerciali

Coprifuoco

Dalla Lombardia al Piemonte, diversi territori hanno imposto nuove chiusure dopo l'aumento dei contagi: qui i dettagli regione per regione.

Dopo il dpcm firmato da Conte domenica 18 ottobre 2020, alcuni territori dalla Lombardia alla Campania hanno inasprito le misure anti contagio procedendo con coprifuoco e ulteriori chiusure: qui le nuove restrizioni regione per regione.

Chiusure regione per regione

La regione con norme più stringenti è la Campania, che dopo l’aumento dei casi positivi ha chiuso le scuole fino al 30 ottobre e disposto un coprifuoco dalle 23 alle 5 durante il quale negozi, locali pubblici e ogni altra attività non essenziale dovrà rimanere serrata e i cittadini non potranno spostarsi se non per esigenze di salute o lavoro. Inoltre il governatore Vincenzo De Luca ha imposto anche durante il giorno la limitazione degli spostamenti interprovinciali non legati a situazioni di necessità. Chiunque debba recarsi in una provincia differente da quella di residenza dovrà compilare un’autocertificazione che giustifichi il movimento.

La misura del coprifuoco entrerà in vigore anche in Lombardia, con gli stessi orari, a partire dalle 23 di giovedì 22 ottobre. Nelle ore notturne è disposta la chiusura di ogni attività non essenziale e il divieto di spostamento da parte dei cittadini. Il provvedimento che la Regione si appresta ad emanare contiene inoltre la chiusura dei centri commerciali nel weekend, con la sola apertura di supermercati e negozi di generi essenziali.

Una misura, quest’ultima, adottata anche in Piemonte insieme ad altre norme. Tra queste la chiusura dei locali pubblici alle 24 e l’obbligo per le classi dalla seconda alla quinta superiore di seguire per almeno il 50% dei giorni la didattica digitale a distanza, alternata con la presenza in aula.

Lezioni metà a scuola e metà da remoto anche in Liguria, dove il governatore Tori ha imposto anche la chiusura delle sale gioco alle 18, il divieto assoluto di assembramento e la chiusura alle 24 di centri culturali e circoli.