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Coronavirus, Arcuri: "In due mesi raddoppieremo i tamponi"

Arcuri coronavirus

Il commissario Arcuri sul coronavirus: "Non è come a marzo. Scuole sono i luoghi più protetti". L'annuncio: "Presto raddoppieremo i tamponi"

Mentre la curva dei contagi cresce di giorno in giorno, un problema, quello del contact tracing è fondamentale da risolvere: l’idea del commissario straordinario Arcuri è quella di raddoppiare i tamponi in soli due mesi.

Coronavirus, Arcuri: “Raddoppieremo tamponi”

“Siamo in un altro mondo, ora il contagio è molto più distribuito”: così il commissario Domenico Arcuri commenta la situazione che il nostro Paese sta vivendo durante l’emergenza coronavirus. “Non penso che tutta l’Italia sia uguale: serviranno sempre di più risposte differenziate e un coordinamento puntuale fra Stato e amministrazioni locali” afferma al Corriere. “Il senso di ciò che abbiamo imparato – aggiunge – è rintracciare il virus sempre prima, curare le persone a casa sempre di più. I medici di base devono poter fare i test nelle case e curare lì il più possibile i malati, visto che ormai i protocolli sono standardizzati”. Proprio i test per rilevare la presenza del virus sono il punto fondamentale per bloccare la crescita dei contagi. “Facciamo ormai stabilmente oltre 100 mila tamponi molecolari al giorno e ci stiamo attrezzando per chiudere il gap fra domanda e offerta -spiega Arcuri-. Daremo alle Regioni molto presto la possibilità di arrivare a 200 mila. Stiamo chiudendo l’offerta pubblica per i test rapidi antigenici e ne compreremo 10 milioni, non più 5”

Arcuri: “Scuola è uno dei luoghi più protetti”

Il commissario Arcuri commenta anche la situazione delle scuole: “I contagi degli studenti sono lo 0,15%, cinque volte sotto la media italiana; dei docenti lo 0,32%, dei non docenti lo 0,28%. La scuola oggi è uno dei luoghi più protetti”. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, indispensabile per portare una gran fetta di alunni nelle scuole, Arcuri risponde: “A me è stato chiesto di aiutare a riaprire le scuole in sicurezza”. Un punto, poi, sulle spese sostenute per fronteggiare l’emergenza sanitaria. “Il totale dei miei impegni è di 2,89 miliardi, più 447 milioni di contratti ereditati dalla Protezione civile. Inoltre, dispongo di 1,41 miliardi per il potenziamento della rete ospedaliera. Poi 125 milioni per vaccini, test sierologici, antigenici e molecolari rapidi e 461 milioni per le scuole. Di tutte queste risorse 190 milioni vengono dalle donazioni, il resto dal governo”.