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Nuovo lockdown: la soglia dell'indice di contagio che lo fa scattare

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Gli esperti hanno fissato una soglia di indice di contagio che, se superata per più di tre settimane, potrebbe far tornare l'Italia in lockdown.

I membri del Comitato tecnico-scientifico hanno fissato una soglia dell’indice di contagio (Rt) superato il quale potrebbe scattare un nuovo lockdown. Una misura che il governo ha detto a più riprese di voler escludere ma che si teme possa essere inevitabile se la curva non dia segnali di abbassamento.

Lockdown: soglia dell’indice di contagio

La valutazione è contenuta nello studio effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Cts intitolato “Evoluzione della strategia e pianificazione per la prevenzione e risposta al Covid 19 nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale“. Il documento prevede quattro scenari possibili per l’Italia, che attualmente si trova nel secondo (“Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario nel breve-medio periodo“). In questa fase l’indice di trasmissibilità del virus è compreso tra 1 e 1,25, come evidenziato nell’ultimo report settimanale.

Se la situazione dovesse però peggiorare, si entrerebbe nello scenario 3, quello che indica una “situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo“. Una situazione in cui i valori di Rt regionali sono compresi tra 1,25 e 1,5 e si riesce a limitare solo modestamente il potenziale di trasmissione dell’infezione. Se lo scenario dovesse persistere per più di tre settimane, si legge nello studio, allora si renderebbero necessarie misure di contenimento più aggressive come una chiusura nazionale.

Le soluzioni consigliate dagli esperti son infatti la possibilità di interruzione di alcune attività sociali e culturali maggiormente a rischio, il ricorso al lavoro agile per ridurre l’affollamento dei trasporti pubblici fino a lockdown localizzati in singole città o regioni interessate. Poi c’è l’ultima arma: “lockdown generalizzato con estensione e durata da definirsi rispetto allo scenario epidemiologico“.