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Ranieri Guerra: "Evitiamo il lockdown, provocherebbe rivolte armate"

Ranieri Guerra lockdown

Secondo Ranieri Guerra sarebbe meglio evitare un nuovo lockdown: a suo dire provocherebbe rivolte armate e effetti collaterali dannosi.

Ranieri Guerra, rappresentante dell’Organizzazione mondiale della Sanità e membro del Comitato tecnico-scientifico, ritiene opportuno evitare il lockdown che a suo dire causerebbe una forte opposizione da parte dei cittadini. Ha inoltre detto la sua sulla misura del coprifuoco introdotta in Lombardia, Lazio e Campania.

Ranieri Guerra sul lockdown

Dobbiamo evitarlo perché provocherebbe rivolte armate“, così ha dichiarato in un’intervista al Fatto Quotidiano, sottolineando come le persone sono state sfinite dai tre mesi di chiusura primaverili. Purtroppo, ha continuato, in estate si è abbassata troppo la guardia facendo aumentare i contagi, ma adesso bisogna “fare anche una valutazione sullo stato di salute mentale di tutti e dei nostri figli“. E un nuovo lockdown, ne è sicuro, non farebbe altro che danneggiarlo.

Parlando di una misura pesante, ha affermato che è doveroso pensare anche a equilibri di sostenibilità sociale ed economica. I rischi della pandemia non sono infatti solo legati alla trasmissione del virus ma anche all’aumento di suicidi tra i giovani – per fortuna non in Italia – e del consumo di bevande alcoliche tra le mura domestiche.

Ranieri Guerra ha dato ragione al Premier Conte che durante la sua informativa alla Camera ha parlato di una situazione critica ma pur sempre differente da quella di marzo. “Le condizioni, al di là del numero dei contagi, sono diverse“, ha ribadito. Si è infine espresso sul coprifuoco notturno introdotto da tre regioni italiane e da alcuni comuni definendolo un palliativo per non chiudere tutto. Può servire però, ha concluso, anche per limitare l’utilizzo di alcol e altre sostanze che rilassano i freni inibitori esponendo a rischi i giovani.