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Covid, studio pronostica 450 morti al giorno in Italia a fine novembre

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Secondo uno studio finanziato dalla Fondazione di Bill Gates, c'è il rischio che in Italia si possano raggiungere 450 morti al giorno entro novembre.

Il recente aumento dei contagi da Covid-19 in Italia potrebbe continuare ancora per parecchie settimane, con una conseguente crescita dei ricoverati e dei morti come pronosticato da alcuni studi scientifici in materia. Secondo una ricerca finanziata dalla Fondazione di Bill e Melinda Gates infatti, c’è attualmente il rischio che in Italia si possano raggiungere fino a 450 morti al giorno entro la fine di novembre se non dovessero essere prese misure stringenti per il contenimento della pandemia.

Covid, previsti 450 morti al giorno

Quello presentato dall’Institute for health metrics and evaluation è un dato sostanzialmente triplicato rispetto a quelli registrati in questi ultimi giorni, dove la media dei decessi si è aggirata sulle 150 unità. Seguendo questo andamento inoltre, a metà dicembre i morti giornalieri potrebbero salire fino a quota 650.

Si tratta tuttavia di una valutazione suscettibile di numerose variabili, sia temporali che geografiche come i diversi provvedimenti che prenderanno le singole regioni, ma che risulta addirittura ottimistica se si considera una precedente previsione dell’istituto fatta per il 24 ottobre, in cui pronosticava 66 decessi al posto dei 151 effettivamente avvenuti.

Il dato dei contagiati

Un drastico peggioramento della situazione verrebbe registrato anche sul versante dei contagiati, con un picco di 36mila casi in 24 ore che potrebbe arrivare entro metà dicembre. Questo scenario coinciderebbe peraltro con le fosche previsioni delle autorità ospedaliere, che da giorni denunciano un drammatico sovraffollamento delle strutture sanitarie. Secondo lo studio infatti, se non dovessero essere presi provvedimenti a fine novembre potremmo ritrovarci cin circa 3mila pazienti in terapia intensiva contro i 1.310 posti attualmente disponibili, mentre i ricoveri ordinari potrebbero superare il limite dei posti letto entro la fine di novembre.