> > Galli su nuovo Dpcm: "Non so francamene se basterà"

Galli su nuovo Dpcm: "Non so francamene se basterà"

massimo Galli nuovo dpcm

Massimo Galli in merito al nuovo Dpcm appena firmato da Conte: "Potremmo dover prendere altri provvedimenti"

In attesa della conferenza stampa che annuncerà il nuovo DPCM firmato da Conte, decreto che prevede tra le tante misure adottate per contingentare il Coronavirus, anche la chiusura di tutte le attività come bar, pasticcerie e ristoranti alle 18 nonché il 75% delle ore in DAD per le scuole superiori, Galli esprime la sua opinione: “Se non invertiamo rapidamente la tendenza che è evidente sotto gli occhi di tutti, dovremmo ricorrere a misure più drastiche cosa che non desidera nessuno”. 

Galli su nuovo Dpcm: “non so francamene se basterà”

Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano in merito al nuovo Dpcm, sulle scuole sottolinea che probabilmente secondo lui, la misura della riduzione montante ore per le scuole superiori, forse, non sarà sufficiente: “Per quanto riguarda il discorso delle scuole l’Intervento riguardante lo scaglionamento dell’orario d’ingresso è già qualcosa, non so francamente se basterà, così, mi dispiace molto fare un affermazione di questo genere. Il dato di fatto  è che non abbiamo moto tempo per invertire la tendenza. Se non invertiamo rapidamente la tendenza che è evidente sotto gli occhi di tutti, dovremmo ricorrere a misure più drastiche cosa che non desidera nessuno”. 

 Scuola che sebbene sia tra le cose “irrinunciabili” potrebbe dover subire una chiusura più drastica per fermare l’impennata dei contagi, prosegue Galli: “Mi perdoni ma io non faccio quello che deve fare il politico, io faccio che dovrebbe tentare di fare il tecnico anche se mi tirano per la giacchetta da tutte le parti. Ancora una volta da cittadino mi viene da dire che ai sindaci potrebbe essere più facile conoscere le situazioni delle singole realtà, però credo che l’affermazione da fare in modo forte e chiaro è che per quanto la scuola sia un elemento d’importanza essenziale tra le cose irrinunciabili come presenza diretta in un paese che vuole tentare di convivere con il virus, la convivenza a volte implica delle decisioni perlomeno temporanee che devono essere necessariamente consapevoli della realtà che abbiamo che è mollo pesante”.

Sul lockdown Galli parla chiaro: “Per quanto mi riguarda io posso dire che non ci vuole molto per considerare in termini di proiezione la situazione che verremo ad avere entro i prossimi 15 giorni e quindi tocca prendere dei provvedimenti“.