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Covid, invitano clienti a indossare mascherina e vengono picchiati

carabinieri

Covid, a Como una famiglia di un rifugio ha invitato i propri clienti ad indossare la mascherina e sono stati picchiati

Una famiglia ha chiesto ad alcuni clienti della loro baita di indossare la mascherina, così come è previsto dalla legge. Hanno provato a chiedere gentilmente, più di una volta. L’insistenza non è stata però gradita dalla coppia di avventori che ha picchiato padre, madre e figlio. La vicenda è andata in scena nel rifugio Alpe di Colonno, sui monti che affacciano sul lago di Como. I responsabili, stando a quanto hanno riportato i media locali, avrebbero usato i bastoni da trekking per picchiarli.

Covid, famiglia aggredita

Le vittime hanno subito chiamato le forze dell’ordine e poi hanno raccontato quello che era successo sulla loro pagina Facebook. “Gentilmente chiunque veda o riconosca queste due persone contatti noi o i carabinieri di Castiglione. Stamattina siamo stati picchiati con lesioni da queste due persone per aver detto loro gentilmente di mettere la mascherina. Grazie per la collaborazione”.

Purtroppo, nonostante tutto quello che sta succedendo nel mondo, rimangono molte le persone che credono che il Covid sia solo un complotto. La Regione Lombardia ha dovuto anche impegnarsi a realizzare una campagna contro i negazionisti. “La scelta è tua, ma le conseguenze riguardano tutti noi. Aiutaci a contenere la diffusione del Coronavirus, prima che sia troppo tardi – si legge -. Destinatari del messaggio sono tutti i cittadini lombardi, gli studenti, gli anziani, i bambini e gli adulti, chiamati singolarmente alla tutela della salute pubblica attraverso un atto di responsabilità, nella consapevolezza che in questo momento l’agire individuale interessa un’intera collettività. Alcuni quesiti inducono a riflettere sulla possibilità di optare per una scelta che tolga spazio ad ogni dilemma – continuano dal Pirellone -. Tenuto conto del target di riferimento, è stata ideata una campagna informativa, dai toni diretti ma non accusatori, che prevede affissioni, spot televisivi e diffusione web nei prossimi giorni su tutto il territorio lombardo”.