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Covid, lo studio: "Un italiano su 10 potrebbe averlo già avuto"

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Oltre 5 milioni di italiani sarebbero entrati a contatto con il Covid-19 dall'inizio della pandemia.

Il numero di persone che in Italia hanno già avuto il Covid-19 potrebbe essere più elevato di quanto in precedenza è stato stimato. L’ultimo bollettino segna infatti 542.789 contagi totali. Le stime di agosto relative ai test sierologici effettuati sulla popolazione, invece, avevano registrato gli anticorpi su 1,5 milioni di italiani. Questi dati, tuttavia, sarebbero molto riduttivi rispetto alla realtà dei fatti. A rivelarlo è uno studio dell’Università Cattolica Campus di Roma pubblicato sulla rivista “Science of the Total Environment”. 

Lo studio

Lo studio dell’Università Cattolica Campus di Roma, condotto dal professor Giuseppe Arbia del Dipartimento di Scienze Statistiche della Facoltà di Economia in collaborazione con la professoressa Francesca Bassi dell’Università di Padova e del dottor Piero Demetrio Falorsi dell’ISTAT, rivela che le persone che sono entrate a contatto con il Covid-19 dall’inizio della pandemia sarebbero ben 5 milioni. Un italiano su 10. In molti, infatti, sarebbero stati asintomatici o avrebbero accusato sintomi lievi tanto da credere che fosse una semplice influenza. Queste due categorie, nei dati ufficiali, sarebbero sottorappresentate. La letalità del virus, dunque, sarebbe minore rispetto a quanto calcolato.

La letalità del virus – spiega il professor Arbiapotrebbe essere di molto inferiore a quella stimata ufficialmente. Secondo i dati diffusi dalla protezione civile, infatti, la letalità sarebbe del 9,5%, secondo l’indagine sierologica dell’ISTAT essa scenderebbe al 2,4% e secondo le nostre stime si abbasserebbe addirittura allo 0,6% ovvero 6 persone su mille“.

Inoltre, in base allo studio, l’età media delle persone contagiate salirebbe a 46 anni. La stima che ad oggi emerge dal dato del Ministero della Salute, che si basa sulla analisi dei tamponi effettuati, è invece di 41 anni.

Il dato che emerge dalla nostra ricerca – continua – è peraltro in linea con le stime dell’Imperial College di Londra (Report 13 – Estimating the number of infections and the impact of non-pharmaceutical interventions on COVID-19 in 11 European countries) e con quelle diffuse da Mike Ryan dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) le quali convergono nell’affermare che i contagiati sarebbero, appunto, il 10% circa della popolazione mondiale“.