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Danneggiate auto dei dipendenti d'ospedale: "Medici visti come nemici"

Ospedale del Mare

"Medici visti come nemici per gli appelli al Covid". 70 auto danneggiate all'ospedale Infermi di Rimini durante la notte.

70 auto danneggiate all’ospedale di Rimini, tutte appartenenti ai dipendenti dell’Ausl romagnola. Il commento di Andrea Boccanera, responsabile della sicurezza dei lavoratori: “Attacco mirato contro medici e infermieri e i loro appelli a proteggersi dal virus”.

Attacco ai dipendenti

Brutto episodio fuori dall’ospedale Infermi di Rimini, dove nelle scorse ore circa 70 auto sono state prese di mira da sconosciuti e vandalizzate per motivi ancora non accertati. Le auto, parcheggiate negli stalli riservati ai dipendenti dell’Ausl romagnola, sono state danneggiate nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre, con l’episodio scoperto solamente nella mattina di domenica allo stacco dal turno notturno in corsia. Colpite auto di medici, infermieri e operatori socio sanitari che avevano lasciato i mezzi nei posteggi a loro riservati per recarsi al lavoro. Molte le vetture ritrovate con i vetri rotti, la carrozzeria danneggiata o rigata, e specchietti in frantumi: da nessuna delle auto, però, sarebbe stato sottratto nulla. Dato evidente che lo scopo dei malfattori era quello di danneggiare le vetture senza rubare nulla. A tal riguardo è intervenuto Andrea Boccanera, responsabile della sicurezza dei lavoratori dell’Ausl che a “Il Resto del Carlino” ha spiegato: “Non è certo il lavoro di un ubriaco o di qualche teppistello, è un attacco mirato contro i sanitari. Accanto alle auto dei dipendenti dell’Ausl, a pochissimi metri, ce ne erano altre e non sono state toccate. Chi ha colpito, lo ha fatto scientificamente e mirava solo a danneggiare le vetture del personale sanitario”.

Le parole di Boccanera

“Non si vandalizzano settanta auto e tutte di personale che lavora nella sanità pubblica, in ospedale. È un attacco mirato a noi. Da anni chiediamo che vengano installate delle telecamere per garantire una maggiore sicurezza, speriamo che stavolta, dopo questo episodio, di venire ascoltati anche dalla nostra direzione sanitaria” ha aggiunto Boccanera. Per il responsabile, l’attacco sarebbe avvenuto poiché, secondo alcuni, con gli appelli dei professionisti a proteggersi dal virus con mascherine e distanziamento avrebbero creato “allarmismo”.