In molti in queste ore si interrogano se qualcosa in più poteva essere fatto in merito alla previsione della seconda ondata covid in Italia, dove i numeri dei nuovi positivi, dei ricoveri e purtroppo anche dei morti sono in continua ascesa. È critico nei confronti delle manovre messe in atto per provare a rendere difficile l’operato del virus Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe. Nel suo intervento ad Ogni Mattina, su TV8, ha detto: “La prima ondata l’abbiamo subita, la seconda l’abbiamo favorita. A luglio eravamo riusciti ad abbattere la curva dei contagi, poi abbiamo dato una bella mano al virus”.
Cartabellotta: “Seconda ondata? L’abbiamo favorita”
Anche sui social Cartabellotta aveva lasciato intuire la propria idea. Su Twitter ha ad esempio scritto: “La prevenzione della seconda ondata dipende(va) da: comportamenti individuali, potenziamento servizi sanitari territoriali e ospedalieri, leale collaborazione tra Governo, Regioni ed Enti locali”.
Prevenzione #SecondaOndata dipende(va) da:
?comportamenti individuali
?potenziamento servizi sanitari territoriali e ospedalieri
?leale collaborazione tra #Governo #Regioni ed Enti locali#COVID19 #coronavirus— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) October 26, 2020
L’accusa del medico e presidente di Gimbe non è rivolta solo ai comportamenti errati della politica e di alcuni cittadini, ma anzi si allarga anche a molti suoi colleghi medici che avrebbero mal interpretato il momento e, purtroppo, continuerebbero a farlo. In un altro tweet Cartabellotta ha scritto: “Ma è possibile che dopo 8 mesi molti medici non hanno ancora capito la differenza tra controllo dell’epidemia da SarsCovV2 e gravità clinica della Covid-19?”.
Ma è possibile che dopo 8 mesi molti medici non hanno ancora capito la differenza tra controllo dell’epidemia da #SARSCoV2 e gravità clinica della #COVID__19 ?#coronavirus
— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) October 26, 2020