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Un contatto stretto asintomatico può tornare a scuola senza tampone

aumento dei contagi da coronavirus, la scuola è l'ennesimo capro espiatorio

Una circolare della Regione Lombardia modifica i tempi di quarantena per i contatti stretti asintomatici di uno studente positivo.

Una circolare della Regione Lombardia stabilisce che un asintomatico entrato in contatto stretto con un positivo al coronavirus non dovrà più aspettare l’esito del tampone per rientrare a scuola. Potrà scegliere se rispettare il periodo di 14 giorni lontano dalla struttura scolastica o ridurlo a 10 giorni, sottoponendosi ad un test molecolare.

Contatto stretto asintomatico: la circolare

Questa nuova circolare, emanata dal dipartimento del Welfare della Regione Lombardia, presenta nuove disposizioni, indirizzate più specificatamente al mondo della scuola.

Visti i numerosi contagi tra alunni della stessa classe o tra alunni e insegnanti (i cosiddetti “contatti stretti” di cui parla la circolare) e le conseguenti difficoltà didattiche e non che ne derivano, la Regione Lombardia ha deciso di intervenire modificando i tempi di quarantena.

Coloro che hanno condiviso l’aula con una persona risultata poi positiva potranno, a patto di essere asintomatici, potranno fare ritorno a scuola dopo 14 giorni, ma senza doversi sottoporre a un tampone.

La durata della quarantena

Ma la vera novità contenuta nella circolare è probabilmente l’alternativa che viene offerta ad alunni e docenti entrati in contatti con un positivo: la possibilità di ridurre il periodo di quarantena a 10 giorni, a patto di sottoporsi ad un test molecolare (che dovrà dare esito negativo) e presentando il relativo certificato firmato dal proprio medico o pediatra.

L’obiettivo di questa circolare è ovviamente quello di ridurre le code nei centri e nelle strutture predisposte al rilevamento dei tamponi, oltre a quello di velocizzare il rientro degli studi tra i banchi di scuola.