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Covid, minorenni in giro solo se accompagnati in due Comuni

ragazzi camminano nel parco

Nell'avellinese due sindaci firmano ordinanze per vietare ai minorenni di circolare se non per gravi motivi ed accompagnati, Salgono i contagi.

Sono Quindici ed Avella i due comuni della provincia di Avellino nei quali, a seguito di apposite ordinanze, i minorenni potranno uscire soltanto per motivi comprovati da autocertificazione e comunque accompagnati da un “familiare adulto“.

A firmare l’ordinanza di Quindici è il sindaco Eduardo Rubinaccio con un provvedimento che entrerà in vigore dalla mezzanotte del 26 ottobre. Una scelta motivata dai sei contagi registrati a Quindici nelle ultime 24 ore che si aggiungono ad altri quattro rilevati a partire dal 3 luglio. Nell’altra città il sindaco di Avella e presidente della provincia di Avellino, Domenico Bianciardi, replica con un’ordinanza analoga a causa del computo di 59 contagiati dal 3 luglio scorso. Nelle ultime ore, l’Asl di riferimento ha comunicato che sei cittadini soni risultati positivi al Coronavirus. Proprio in merito ai contagi, il sindaco Bianciardi ha reso noto che l’Asl ha disposto due postazioni mobili drive-in per effettuare circa 600 tamponi alla popolazione. “Solo tre giorni fa ho firmato Ordinanza Sindacale che con tanta pazienza e responsabilità questo paese ha dovuto sopportare. In seguito a tale Ordinanza l’ASL di Avellino ha compreso la nostra difficoltà ed ha accelerato le procedure di indagine epidemiologica con due drive-in con circa 600 tamponi per il nostro territorio”.

La situazione in Campania è complessa e piano piano tutte le autorità comunali stanno prendendo i provvedimenti che ritengono idonei ad arrestare l’impennata di casi di infezione da covid. questi provvedimenti comunali  si aggiungono al coprifuoco dalle 23 alle 5 esteso a tutta la Campania con l’obbligo di chiusura di bar e ristoranti alle 18, insieme alla sospensione della didattica in presenza, per ora fino al 31 ottobre, che già obbligava gli studenti di scuole primarie e secondarie a “frequentare” la scuola a distanza. Il problema rimane ancora focalizzato nella difficoltà di reperire posti letto nei reparti di terapia intensiva e quindi oltre ai ricoveri anche il personale sanittario specializzato che possa soccorrere le persone che dopo il contagio rischiano la vita.