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Coronavirus, a Frattamaggiore finisce l'ossigeno: 4 pazienti morti

Napoli positivi

Morti perché la struttura ospedaliera aveva terminato l'ossigeno: è successo a quattro positivi al coronavirus a Frattamaggiore.

Tragedia all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, dove quattro pazienti positivi al coronavirus sono morti perché necessitavano di ossigeno in tempi brevi ma le scorte si erano esaurite. I soggetti ricoverati giunti nella struttura sono stati talmente tanti che l’organizzazione del presidio ha subito una sorta di corto circuito nella gestione della macchina assistenziale.

Coronavirus: a Frattamaggiore finisce l’ossigeno

Il dramma si è verificato nella notte tra lunedì 26 e martedì 27 ottobre 2020. Il saturimetro aveva indicato la mancanza di ossigeno in quattro contagiati ma l’ospedale, che accoglie solo soggetti Covid, ha dovuto fare i conti con un boom di ingressi e non aveva più scorte. Così per i pazienti non c’è stato nulla da fare se non constatare il decesso.

Da giorni le sigle sindacali chiedevano aiuto ai vertici dell’Asl Napoli 2 denunciando la mancanza di apparecchiature, personale, risorse, percorsi e scorte adeguate. Appelli che sono rimasti inascoltati fino ad aver causato la tragedia. Soltanto poche ore prima il direttore Antonio D’Amore aveva annunciato che quello di Frattamaggiore sarebbe diventato un ospedale dedicato solo ai casi positivi.

Ma qualsiasi ampliamento è impossibilitato a reggere la seconda ondata di contagi e viene saturato in meno di ventiquattrore. “Il problema della pandemia è il carico sul sistema sanitario che è impossibile da mantenere“, aveva ammesso D’Amore. Soltanto nella giornata di martedì 27 ottobre tutti i posti letto della provincia di Napoli si erano esauriti. Una donna è stata persino costretta a ricevere una trasfusione in ambulanza dopo che due ospedali l’avevano respinta.