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Infettivologo del Cardarelli: "Tra poco non basterà più neanche lockdown"

Infettivologo Cardarelli lockdown

L'infettivologo del Cardarelli Perrella ha sottolineato la necessità di un lockdown: se si tarda ancora rischia di non bastare più.

Alessandro Perrella, dirigente infettivologo dell’ospedale Cardarelli di Napoli e componente dell’unità di crisi regionale in Campania, ha lanciato l’allarme sul fatto che se si attende ancora a istituire un lockdown esso rischia di non essere più utile e il controllo della curva sfuggirebbe del tutto di mano.

Infettivologo del Cardarelli sul lockdown

Secondo l’esperto la prima cosa da fare in questa situazione, in cui “siamo in guerra contro un nemico invisibile“, è distanziarci di più. E invece non tutti sono in grado di capire la gravità della situazione e pertanto a suo dire non usciremo in tempi brevi dalla pandemia: “Senza allarmismi dobbiamo dire che solo con unità di intenti ne veniamo fuori feriti ma non vinti“.

In un momento del genere, con l’aumento dei casi positivi ma soprattutto dei ricoveri, per Perrella urgerebbe un lockdown. Se si continua a tardarlo, ha continuato, si arriverà al limite oltre il quale applicarlo non sarebbe più utile. Ciò che il nostro paese sta vivendo è infatti qualcosa di simile a dicembre e gennaio dello scorso anno, vale a dire la libera circolazione di molti asintomatici.

Ora però il virus si è insediato nella comunità umana e dunque i contagi vanno moltiplicati per dieci: “Dietro mille malati ci sono decine di migliaia di asintomatici. L’aumento è esponenziale“. Per quanto possa essere impegnato il sistema sanitario nazionale, la libera circolazione dell’infezione farà secondo lui superare ogni argine all’epidemia. Per questo ha concluso invocando chiusure generalizzate in modo da ridurre la circolazione dei positivi e dunque il contagio.