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Napoli, proteste per la chiusura di Whirlpool: operai bloccano la A1

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Gli operai della Whirlpool di Napoli Est in protesta per evitare la chiusura dello stabilimento: 1400 perderebbero il posto di lavoro.

Lo stabilimento Whirlpool di Napoli Est chiuderà i battenti a fine mese e 1400 lavoratori resteranno a casa. La chiusura è stata annunciata un anno e mezzo fa e da mesi proseguono le proteste degli operai. Mercoledì 28 ottobre una delegazione ha bloccato un tratto dell’autostrada A1. 

Le proteste degli operai

A maggio del 2019 l’azienda di elettrodomestici aveva preannunciato la chiusura dello stabilimento a Napoli Est, in via Argine. Adesso la notizia è ufficiale: il 31 ottobre 2020 cesserà ufficialmente la produzione. Tra poche ore, dunque, 1400 operai e le loro famiglie resteranno senza uno stipendio. Le proteste dei lavoratori e i tavoli tecnici tra i sindacati e i vertici dell’azienda non sono serviti a far fare a quest’ultima un dietrofront. La sede partenopea di Whirlpool chiuderà. Gli operai continuano però a protestare in strada e hanno bloccato un tratto dell’autostrada Napoli-Roma. Striscioni e cori per opporsi al licenziamento.

In questo istante, i lavoratori della Whirlpool stanno bloccando l’autostrada A1 Napoli-Roma. La multinazionale ha deciso di chiudere lo stabilimento il 31 ottobre lasciando per strada oltre 1400 famiglie tra lavoratori diretti e indotto. Il governo dia risposte concrete e non le solite dichiarazioni di circostanza. Lotteremo fino alla fine con i lavoratori e le lavoratrici per evitare questo massacro sociale“, ha scritto su Facebook Aboubakar Soumahoro, sindacalista e attivista.