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Taverna al confine tra Veneto e Trentino salva dalla chiusura alle 18

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Così la taverna Clara a cavallo del confine tra Veneto e Trentino si salva dall'obbligo di chiusura alle 18 imposta dal Dpcm.

Una taverna è riuscita a salvarsi dalle restrizioni dell’ultimo Dpcm che ha imposto la chiusura delle attività di ristorazione alle 18. La taverna si trova al confine tra il Veneto e il Trentino

“Salva” taverna tra Veneto e Trentino

Salva dal decreto reso necessario al fine di arginare la curva dei contagi da Coronavirus. La taverna che è scampata all’obbligo di chiusura si trova proprio al confine tra il Veneto e il Trentino Alto Adige, taverna che ha la sua insegna nel territorio Veneto ma si trova in provincia di Trento, dove è consentito restare aperti fino alle 22.

Ha tirato una boccata d’aria la titolare della taverna a metà tra Veneto e Trentino, un dono che ha ricevuto dalle carte geografiche e dai regolamenti regionali emessi per contingentare i contagi del Covid. Così, la Taverna Clara che si trova a cavallo di due territori potrà restare aperta sino alle 22.

La taverna Clara ha infatti insegna, recapito telefonico e utente elettriche e del gas in territorio veneto, mentre il locale fisicamente si trova in Trentino Alto Adige che, essendo una provincia autonoma, ha stabilito la chiusura al pubblico dei locali alle 22.

A pochi metri dalla Taverna Clara, oltre il ponte sopra il torrente Astico si trovano invece i colleghi ristoratori in protesta per la serrata alle 18 che Conte ha decretato nell’ultimo Dpcm.

Rebecca Dal Molin, la giovanissima gestrice della taverna Clara, di 20 anni, ha raccontato al Corriere: “Per non rischiare infrazioni ho consultato il commercialista, che ha confermato ciò che già sapevo: la taverna sorge in territorio trentino. Spero che Conte decida di allargare i paletti in modo da consentire ai ristoratori di tutta Italia di tenere aperto fino alla sera. Quello delle 18 è un limite che rischia di risultare davvero insostenibile“.