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Giulia Di Sabatino indotta a posare per pornografia minorile

Giulia Di Sabatino

Giulia Di Sabatino indotta a posare per materiale pornografico: aperto il processo.

È iniziato nella mattina di venerdì 30 ottobre il processo presso il tribunale di Teramo: sul banco degli imputati siederà Francesco Totaro, accusato di aver indotto Giulia Di Sabatino, minorenne all’epoca, a inviargli scatti erotici.

Giulia Di Sabatino: la tragedia

La ragazza era stata trovata morta ai piedi del cavalcavia tra Giulianova e Tortoreto nel giorno del suo diciannovesimo compleanno, il 1° settembre 2015 e la cui morte è stata archiviata come suicidio.

Il processo

L’oggetto del processo appena iniziato: Giulia di Sabatino era stata indotta da un ragazzo a cui si era legata affettivamente a produrre e inviare materiali erotici quando era ancora minorenne. Si tratta di Francesco Totaro, ex amico, che avrebbe persuaso la ragazza, con la promessa di soldi e il ricatto sentimentale, a posare per foto e video pornografici.

I fatti oggetto di questo procedimento, basati su una accurata indagine condotta dalla Postale e coordinata della Procura Distrettuale dell’Aquila, risalgono al 2013-2014, quando Giulia aveva appena diciassette anni.

Secondo la Polizia postale, nei dispositivi sequestrati al giovane sono stati trovati oltre 134mila file in cui appariva proprio Giulia, di cui oltre 42mila erano immagini e 2mila erano, invece, video in cui si vedevano rapporti sessuali. “Speriamo possano emergere elementi utili a far riaprire le indagini per la morte di Giulia” afferma Antonio Di Gaspare, legale di Luciano Di Sabatino e Meri Koci, i genitori della vittima.

La morte della ragazza

Il tribunale ha archiviato il reato d’istigazione a carico di tre indagati, tra cui, oltre al giovane che quella notte si intrattenne in compagnia di Giulia e un uomo che quella notte le diede e un passaggio, c’era proprio Totaro.