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Padova: dopo la bocciatura all’esame di maturità ha pensato al suicidio. La studentessa padovana ha ottenuto dal Consiglio di Stato l’annullamento del giudizio della sua scuola, in quanto avrebbe dovuto accedere a un protocollo apposito per gli alunni in difficoltà psicologica.
Tenta il suicidio dopo la bocciatura alla maturità
“Mi sono fatta sopraffare dall’ansia e dalla disperazione. Per fortuna i miei genitori mi hanno salvata”: sono queste le parole della studentessa padovana che, nello scorso giugno, ha pensato di togliersi la vita gettandosi da una finestra.
La scuola della ragazza (un istituto professionale padovano) era a conoscenza dei problemi psicofisici della studentessa, ma alla maturità l’hanno bocciata ugualmente: ora il Consiglio di Stato ha deciso di darle una seconda possibilità, concedendole di rifare l’esame. La giovane avrebbe dovuto accedere a un protocollo speciale per gli alunni in difficoltà psicologica.
La situazione psicofisica della studentessa
La quarantena vissuta la scorsa primavera l’ha portata a una grave forma di depressione, facendola arrivare all’esame di stato in una situazione psicofisica profondamente debilitata. Dopo la bocciatura, la ragazza è così caduta in un baratro che l’ha portata quasi a togliersi la vita gettandosi da una finestra.
“L’istituto scolastico non ha tenuto in considerazione il bisogno educativo speciale di cui è portatrice l’appellante , peraltro in una situazione di diffusa sofferenza causata dall’emergenza sanitaria che ha esasperato le difficoltà della popolazione scolastica più fragile”, scrivono i giudici.
Una seconda possibilità per rifare l’esame
“Ce la sto mettendo tutta, ho passato l’estate con uno psichiatra, e ancora vado da lui una volta a settimana. Il nuovo lockdown che pare avvicinarsi mi preoccupa un po’, quest’estate non ho fatto delle vere e proprie vacanze ma mi stavo riabituando a stare con le persone”, con queste parole la giovane descrive la sua situazione attuale, mentre si prepara a sottoporsi a un nuovo esame.