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Operai dell'aeroporto di Firenze: "Rischiamo di essere licenziati"

operai aeroporto firenze

I lavoratori dell'aeroporto di Firenze chiedono allo Stato un intervento per scongiurare il licenziamento di una settantina di operai.

Settanta operai dell’aeroporto di Firenze rischiano di rimanere senza lavoro una volta che il blocco dei licenziamenti, ora prorogato fino a marzo 2021 dopo la richiesta dei sindacati, cesserà di esistere. A lanciare l’allarme sulla difficile situazione in cui versano i lavoratori somo stati alcuni di loro in una nota.

Operai dell’aeroporto di Firenze rischiano licenziamento

Su circa 900 dipendenti presenti in aeroporto, spiega la nota, circa una settantina hanno un contratto a tempo indeterminato ad 8 mesi. Gli altri 4 mesi dell’anno sono invece a discrezione qualora l’azienda dovesse eventualmente averne bisogno. Data la situazione emergenziale in atto e dato che essi beneficiano della cassa integrazione straordinaria, iniziata a marzo dopo la sospensione dell’attività nello scalo di Firenze per via delle conseguenze delle misure anti contagio, l’azienda non può però prorogare gli operai per questi 4 mesi.

Periodo che essi saranno costretti a passare a casa senza godere di alcun ammortizzatore sociale (Cigs, Naspi, ecc.). Per questo i dipendenti hanno chiesto un immediato intervento comunale, regionale e nazionale sia per loro che per tutti gli altri dipendenti che lavorano presso gli aeroporti italiani.

Altrimenti una volta che la cassa integrazione straordinaria per loro scadrà a marzo 2021, “se non ci sarà una ripresa, saremo quasi sicuramente licenziati“. A quel punto, si sono chiesti i lavoratori dell’aeroporto di Firenze la cui azienda gestisce anche quello di Pisa, che cosa faremo senza lavoro?“.