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Il sindaco di Striano mette in lockdown i minori di 18 anni

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Lockdown per i minori di 18 anni, la scelta impopolare del sindaco di Striano.

Ormai da qualche giorno si parla di un possibile isolamento degli over 70 come possibile misura per proteggerli dal virus, ma c’è anche chi ha pensato di andare nel senso opposto. Il sindaco di Striano, Napoli, Antonio Del Giudice, ha infatti deciso di imporre il lockdown a tutti i minori di 18 anni per evitare che gli stessi continuino ad assembrarsi nelle zone della movida cittadina. Nello specifico è fatto divieto per tutti i cittadini minorenni residenti nel comune di “allontanarsi dalle proprie abitazioni se non per comprovate necessità e sempre accompagnati da un familiare adulto”. L’ordinanza comunale sarà in vigore fino al 16 novembre.

Sindaco Striano: “Lockdown per i minori di 18 anni”

“So benissimo che i ragazzi fino a 17 anni sono molto arrabbiati per questa mia decisione – ha detto il sindaco di Striano – Ma non potevo restare inerme di fronte alle foto e ai video che mi sono giunti e che testimoniavano come i ragazzi di mattina seguono regolarmente le lezioni con il metodo della didattica a distanza, ma di pomeriggio e di sera invadono le strade e le piazze, assembrandosi”. La misura impopolare è giustificata dal primo cittadino stesso con i numeri del contagio che parlando di ci circa 50 positivi e 70 persone in isolamento domiciliare in una comunità di 9000 abitanti. “Da massima autorità sanitaria sul territorio ero obbligato dunque a fare qualcosa – ha detto Del Giudice – La città è molto presidiata da agenti di polizia municipale e forze dell’ordine, ma senza la collaborazione dei cittadini, la battaglia contro il coronavirus non può essere vinta”.

A detta del sindaco anche i genitori di Striano avrebbero preso di buon grado la scelta di impedire ai propri figli di poter uscire da soli in questo periodo. “Mamme e papà – aggiunge Del Giudice – potevano consigliare ai loro figli di non uscire, stare attenti e non assembrarsi, ma sì sa che gli adolescenti alla fine preferiscono fare di testa loro. Invece – conclude – così sono tranquilli che non c’è il rischio che i ragazzi, giocando a pallone o stando fuori ai bar senza mascherina, possano infettarsi e trasmettere il virus non solo a padri e madri ma soprattutto ai loro nonni”.