> > Covid, conferenza stampa Arcuri: "Prima il virus uccideva, ora lo rincorriamo"

Covid, conferenza stampa Arcuri: "Prima il virus uccideva, ora lo rincorriamo"

conferenza stampa arcuri

Il commissario straordinario all'emergenza Covid Domenico Arcuri ha indetto una conferenza stampa per illustrare il punto della situazione in Italia.

Nella serata del 5 novembre il commissario straordinario all’emergenza Covid Domenico Arcuri ha indetto una conferenza stampa per illustrare il punto della situazione in Italia. Nel corso del suo intervento, Arcuri ha affermato come l’incremento dei nuovi contagi in termini percentuali sia gradualmente diminuito nelle ultime settimane: “Questo significa che le misure messe in campo nelle settimane scorse iniziano a produrre i primi – ancora insufficienti – effetti sulla curva dei contagi. Questi effetti sono però ancora lontani dall’essere risolutivi”.

Coronavirus, conferenza stampa di Arcuri

Arcuri ha successivamente illustrato i principali cambiamenti nei dati della seconda ondata rispetto al picco di marzo e aprile, annunciando cali sensibili in tutti i parametri statistici come quello sulle terapie intensive che passano da essere il 7% dei casi registrati allo 0,5%: “Come abbiamo detto la settimana scorsa siamo in un altro mondo. Prima il virus correva più forte di noi, colpiva e uccideva. Ora noi rincorriamo il virus, continuiamo a intercettarlo e quando possiamo – per fortuna spesso – a ridurre i suoi danni”.

Nel corso della conferenza stampa sono state esposte anche le percentuali dei contagiati sintomatici o asintomatici: “Prima c’era un esercito di asintomatici che non conoscevamo, ora siamo in grado di intercettarli: il 65% dei contagiati italiani è asintomatico o paucisintomatico, il 95% è sintomatico, paucisintomatico o ha sintomi lievi, solo il 5% è in ospedale”, mentre sulla suddivisione del Paese in tre diverse zone di rischio epidemiologico, il commissario Arcuri ha dichiarato: “È un sistema assai elaborato con due fondamentali finalità: anticipa il rischio ed evita misure generalizzate come il lockdown di tutto il Paese.