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Il nuovo Dpcm entra in vigore: cosa si può fare e cosa no

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Cosa si può fare, cosa è vietato e quali attività vanno giustificate con l'entrata in vigore del nuovo dpcm?

Il nuovo dpcm che divide l’Italia in tre zone e dispone restrizioni differenti nelle regioni a seconda del loro coefficiente di rischio è ufficialmente entrato in vigore: vediamo cosa si può fare e cosa no e quando è necessario avere con sé l’autocertificazione.

Dpcm: cosa si può fare

Le norme più stringenti sono quelle delle zone arancione e rosse, dove i cittadini non potranno uscire dai confini regionali e comunali se non per comprovate esigenze di salute, lavoro o necessità da indicare nella specifica autodichiarazione. Si potrà uscire per andare in ufficio o ad un appuntamento di lavoro fuori dall’ufficio così come per recarsi a fare una visita medica. I cittadini potranno inoltre recarsi in tutti i negozi che rimangono aperti sempre avendo con sé il modulo (anche in caso debbano andare dal parrucchiere).

Inoltre nelle aree rosse (Valle d’Aosta, Calabria, Lombardia, Piemonte), sarà vietato anche spostarsi all’interno del proprio comune di residenza o domicilio se non per particolari circostanze. Tra queste l’assistenza ad una persona in difficoltà e una passeggiata ma rimanendo nei pressi della propria abitazione (per correre e fare attività sportiva si può anche andare più lontano ma stando da soli). Se in questi ultimi casi serve avere con sé l’autocertificazione, per uscire con il cane non è necessario averla fino alle 22.

Per andare a trovare i congiunti inoltre, dato che gli spostamenti sono vietati, bisogna avere una comprovata esigenza che giustifichi l’incontro. Nelle zone gialle invece sono soltanto fortemente sconsigliati. Infine nelle zone rosse e arancioni sarà possibile transitare se da una zona gialla si deve raggiungerne un’altra dello stesso colore ma sarà necessario giustificarne il motivo.