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Nuovo Dpcm, l'appello dei parchi zoologici: "Chiusi e senza aiuti"

proteste imprenditori

Non sembrano placarsi le proteste e le grida di ingiustizia dei vari imprenditori date le nuove restrizioni annunciate nel nuovo Dpcm.

Non sembrano placarsi le proteste e le grida di ingiustizia dei vari imprenditori che, dato l’aumento dei casi di coronavirus, continuano a vedersi limitate le proprie attività. Gli ultimi ad accodarsi a questo grido di protesta sono stati i gestori dei parchi zoologici i quali, in un comunicato stampa riportato sul sito del parco Natura Viva di Bussolengo, hanno sfogato il proprio dissenso verso il Dpcm entrato in vigore venerdì 6 novembre.

Parchi zoologici contro il nuovo Dpcm

Sul sito del parco zoologico di Bussolengo si comprende bene quali siano i punti del decreto si cui si concentra maggiormente il dissenso dei gestori: il problema principale è l’assenza di questa tipologia di parchi nelle misure di aiuto previste dal Governo per far fronte all’enorme danno economico che molte attività si sono trovate a fronteggiare e dovranno subire ancora di più viste le nuove restrizioni.

L’assenza nei codici ATECO dei parchi zoologici stona ancora di più guardando la presenza, invece, dei parchi a tema, di cui i parchi zoologici sono una sottocategoria.

Ancora una volta i parchi zoologici pagano un prezzo altissimo per il lockdown”, spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva. “Dopo i quasi tre mesi di chiusura della primavera scorsa vengono di nuovo serrati i cancelli ma questa volta, sembra che le strutture zoologiche non possano beneficiare nemmeno del ristoro previsto per altre categorie. Potrebbe essere un colpo mortale se non si riuscisse a tamponarlo in tempo. Mi auguro che il Governo riveda l’elenco dei codici ATECO e inserisca anche i parchi zoologici, così come ha inserito i parchi divertimento e i parchi a tema”.