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Puglia, Tar sospende chiusura delle scuole: "Non coerente con Dpcm"

Emiliano puglia

La decisione dei giudici amministrativi dopo il ricorso di alcune famiglie e del Codacons Lecce. Una decisione non coerente con il Dpcm.

Il Tar ha deciso di sospendere l’ordinanza di chiusura delle scuole del presidente della Regione, che da fine ottobre ha disposto la chiusura di tutte le scuole, escluse quelle dell’infanzia, con un intervento più restrittivo rispetto a quello previsto dall’ultimo Dpcm. A rendere nota la notizia è stato il Codacons di Lecce, che insieme ad alcune famiglie, aveva presentato ricorso.

Tar sospende chiusura scuole

La giunta regionale al momento sta disponendo una nuova ordinanza che entrerà in vigore a partire da lunedì 9 novembre. Il presidente Michele Emiliano voleva delegare la decisione di seguire le lezioni in presenza alle famiglie, soprattutto per quanto riguarda le scuole elementari e la prima media. La decisione del Tar, però, stravolge tutto, in quanto, dopo la scelta dei giudici amministrativi, in Puglia tutti gli studenti dovranno rientrare in classe. Per la Terza Sezione del Tar della Puglia “‘ordinanza del Presidente della Regione Puglia con cui è stata disposta la didattica integrata per tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio regionale, ad eccezione dei servizi per l’infanzia, interferisce, in modo non coerente, con l’organizzazione differenziata dei servizi scolastici disposta dal sopravvenuto DPCM 3 novembre 2020“.

La decisione del governatore non sarebbe coerente con le norme attuate dal Dpcm, che “colloca la Puglia tra le aree a media criticità (la cosiddetta “zona arancione”) e persino per le aree ad alta criticità (le “zone rosse”) prevede la didattica in presenza nelle scuole elementari“. “In Puglia molte scuole e molti studenti non sono sufficientemente attrezzati per la didattica digitale a distanza” e questo “si traduce in una sostanziale interruzione delle attività didattiche e dei servizi all’utenza scolastica” hanno spiegato i giudici amministrativi. Moltissime famiglie hanno una grande difficoltà nel seguire la didattica a distanza. “Il rilevato profilo di inadeguatezza del sistema scolastico pugliese ad attivare subito la Dad costituisce ragione di urgenza per disporre la misura cautelare” si legge nel decreto.