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Calabria "zona rossa", Tar del Lazio rigetta ricorso

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Il ricorso al Tar del Lazio da parte della regione Calabria relativo all'istituzione della zona rossa è stato rigettato.

Il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso presentato dalla Calabria in merito all’istituzione di quest’ultima regione come “zona rossa” nel Dpcm. Per i giudici amministrativi, infatti, non sussisterebbero le condizioni per annulare in alcun modo la disposizione attuata dal Governo”Zona rossa” .

Calabria, Tar Lazio rigetta ricorso

Niente da fare per la Calabria: il Tar della regione Lazio ha rigettato di netto il ricorso presentato contro il Consiglio dei Ministri in merito all’istutuzione delal Calabria come “zona rossa”.

Per i giudici amministrativi del tribunale regioanle, infatti non ci sarebbero le condizioni per confutare la disposizione del nuovo Dpcm. Ecco cosa recita la sentenza: “Non sussistono le condizioni per disporre l’accoglimento della richiesta cautelare monocratica. Tuttavia, ricorrono i motivi d’urgenza per disporre l’abbreviazione dei termini ex art. 53 c.p.a., al fine di consentire la trattazione collegiale dell’istanza cautelare nella camera di consiglio”, fissata al 18 novembre.

Nei giorni precedenti al decreto, il presidente facente funzioni della regione Nino Spirlì aveva annunciato il ricorso. Ora le parti si riaggiorneranno il 18 novembre.

Le “dimissioni” di Cotticelli

Sono arrivate nella giornata di sabato 7 novembre le dimissioni di Saverio Cotticelli, generale a capo della commisione Salute della Calabria. il termine dimissioni non è esatto, dato che in realtà si tratterebbe di un licenziamento voluto proprio da Conte, alla luce delle ultime uscite a vuoto del commissario calabrese.

Intervistato a Titolo V, infatti, Cotticelli non è riuscito a rispondere alla domande sulla gestione della sanità nella regione, abbozzando a caso numeri sull’effettivo numero di ricoverati negli ospedali. Una gaffe che non è passata inosservata al Governo, e che gli è costato il posto di lavoro.