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Covid a Napoli, disordini in zona movida: lancia bottiglie contro volante carabinieri

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In piazza San Domenico Maggiore scoppiati nuovi disordini: intervenute dieci volanti dei carabinieri

In piazza San Domenico Maggiore, nel centro di Napoli, sono scoppiati disordini e momenti di tensione poco prima del l’inizio del coprifuoco anti Covid. Stando alla cronaca locale, un uomo avrebbe rovesciato un cassonetto dei rifiuti e ha lanciato bottiglie di vetro contro le volanti delle forze dell’ordine. In piazza si sono precipitate subito una decina di automobili della polizia a sirene spiegate. La situazione è tornata sotto controllo dopo diversi minuti e la piazza è tuttora presidiata da decine di poliziotti. Nel capoluogo campano, a partire dalle 22, inizia il coprifuoco. Nessuno potrebbe dunque circolare per le strade della città se non per motivi urgenti o di stretta necessità.

Covid a Napoli, disordini in zona movida

I nuovi disordini sono andati in scena nel pomeriggio nel sabato 7 novembre, ma non è l’unico problema che ha registrato la città. Migliaia di napoletani hanno affollato il lungomare del capoluogo campano. E qualcuno ha avuto addirittura l’ardire di farsi un bagno in mare. I ristoranti e le pizzerie erano piene e il traffico era paralizzato in tutta la zona. In ogni caso, il sindaco Luigi De Magistris ha ribadito la sua contrarietà alla chiusura del lungomare perché, a suo dire, non risolverebbe i problemi. “Come zona gialla abbiamo meno restrizioni e poi se chiudo il Lungomare la gente si riversa su via dei Mille, se chiudo via dei Mille va su via Toledo e in una città concentrata come Napoli diventa un problema. Noi possiamo chiudere solo quelle aree dove c’è una particolare concentrazione”, ha detto il sindaco. Tutto il contrario del presidente della Campania, Vincenzo De Luca, il quale aveva chiesto la chiusura di tutti i luoghi più a rischio assembramento della città.